Col tempo si cambia, di carattere, di abitudini e di modi di vivere. Ma non siamo solo noi umani a cambiare ma anche il territorio che ci circonda. Per esempio, sapevate che oltre 50 milioni di anni fa l’Antartide era ben diversa rispetto a come si presenta oggi? Sembrerebbe strano, eppure quei territori, oggi completamente ricoperti di ghiaccio, un tempo erano completamente ricoperti di una fitta vegetazione tropicale e subtropicale e del ghiaccio non vi era traccia.
È quanto si evince dai risultati di una serie di esplorazioni scientifiche della regione polare australe, realizzati da un team internazionale di esperti. Attraverso delle perforazioni esplorative, infatti, è stato possibile recuperare campioni di polline. I risultati di analisi effettuati su di essi indicano che nell’epoca conosciuta come quella dell’Eocene, circa 52 milioni di anni fa, l’Antartide era ricoperto da boschi tropicali e subtropicali.
A confermarlo è la stessa Carlota Escutia, dell’Istituto Scientifico dell’Andalusia, sottolineando la presenza di polline di palme e di altre piante simili ai baobab dei giorni nostri. Secondo quanto spiegato dalla studiosa, responsabile dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature: “la presenza di questo polline ci indica che le temperature invernali nelle regioni costiere del continente superavano i 10 gradi, mentre l’interno del continente era meno caldo, con una vegetazione simile a quella dei boschi della Nuova Zelanda, di oggi”.
Uno studio importante quello sul passato climatico dell’Antartide, “importante perché – come argomenta la stessa scienziata – ci permette di capire l’impatto futuro del riscaldamento del pianeta”. Secondo le previsioni studiate dal team di scienziati, infatti, sembrerebbe che entro i prossimi 100 – 200 anni le concentrazioni di CO2 potrebbero raggiungere livelli elevati, molto vicini a quelli che esistevano in Antartide, ai tempi in cui non vi erano le cappe di ghiaccio come oggi.
È importante aggiungere, inoltre, il fatto che l’emissione di CO2 da sola non può spiegare l’antico clima tropicale dell’Antartide, a cui hanno contributo le correnti oceaniche che arrivano in Antartide, trasferendo il calore sul continente. In passato quando la corrente oceanica calda non è più arrivata e la costa antartica è passata sotto l’influenza di quelle fredde, le foreste pluviali e tropicali che costituivano uno scenario spettacolare, sono scomparsi definitivamente.