L’ape tappezziera è in grado di eseguire dei veri e propri tagli sulle foglie delle piante. Identificarla è facile conoscendo la sua tecnica
Le piante sono sempre circondate da ecosistemi di fauna selvatica, come insetti, api e invertebrati di ogni genere. Spesso ci si accorge della loro presenza anche valutando la presenza di foglie mangiate o rovinate nelle estremità. Conoscere il mondo delle api è fondamentale per tenere in buona salute le piante e i vasi di giardini, orti e balconi.
Esiste un’ape in particolare che ha la capacità di costruire nidi con le parti della pianta identificata. Scoprire come si muove e quale sia la sua tecnica è un ottimo punto di partenza per poter salvare piante e raccolti. Non tutte le api sono uguali e non tutte vivono di nettare per sopravvivere. Identificarne alcune è possibile grazie ad un particolare della foglia.
La megachile, comunemente detta “ape tappezziera” è un insetto che asporta direttamente settori semicircolari delle foglie raggiungendo poi in volo il foro-galleria che ha precedentemente bucato al centro della sezione di un ramo tagliato di fresco. Con i ritagli di foglia trasportati mediante ripetuti viaggi costruisce e insinua nel foto due- tre cellette-nido lunghe circa 1 cm o poco più e ciascuna destinata a ospitare la larva che nascerà dall’uovo che vi depone.
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Il giardiniere che identifica le foglie mangiate in maniera circolare non ha molti mezzi per difendersi da questa invasione. Tuttavia, è possibile irrorare l’insetticida liquido nel foro appena individuato, poi di sigillarlo con del mastice e recidere e bruciare il ramo presumibilmente raggiunto dalla perforazione.
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Nel tentativo non sempre tempestivo di avvelenare le api tappezziere, a inizio estate si può iniettare nel foro della pianta un insetticida efficace per contatto sia per ingestione applicando del mastice all’interno. Per un risultato efficace è necessario ripetere l’operazione a distanza di 15 giorni e in ogni foro presente sulla pianta.
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