Una storia che i soccorritori hanno descritto da film dell’orrore con un autobus che ha impattato contro alcuni alveari di api assassine. Sei le vittime e 14 i feriti
Al momento non è del tutto chiaro come si sia verificato l’incidente che ha portato alla morte di sei persone delle 45 che si trovavano sul bus che è finito fuori strada e, seguendo una scarpata, ha impattato contro alcuni alveari delle cosiddette api assassine. Molto probabilmente l’autista del mezzo ha perso il controllo ed è purtroppo precipitato lungo una scarpata in fondo alla quale, nella vegetazione, si trovavano alcuni alveari. L’incidente si è verificato in Nicaragua mentre il mezzo, con i suoi 45 passeggeri a bordo, si stava spostando nella zona Nord Ovest del paese, da Jinotega a San Sebastián de Yalí.
La scena che i soccorritori si sono trovati davanti quando sono riusciti a scendere per le decine di metri che separavano la strada dal fondo della scarpata è stata descritta da molti come una scena horror con le persone coperte letteralmente dalle api, inferocite, che continuavano a pungere.
Vengono comunemente chiamate api assassine ma il loro nome scientifico è ape mellifera africanizzata e altro non è se non ibrido tra l’ape mellifera europea e l’ape africana. La loro esistenza è il frutto di un esperimento portato avanti dal biologo Warwick E. Kerr che era alla ricerca di un modo di avere api mellifere che potessero produrre miele in abbondanza anche in condizioni molto diverse da quelle europee. Il risultato si è però trasformato in una specie che viene considerata altamente invasiva e che ha un comportamento estremizzato proprio a causa dell’ibridazione.
Ed è questo che ha portato le api assassine, disturbate dall’incidente, a riversarsi in massa all’interno del mezzo e a colpire ripetutamente i passeggeri e l’autista. Come per le altre specie di api, una singola puntura non è sufficiente per provocare la morte del soggetto colpito, a meno di predisposizione e allergia, ma il comportamento delle api assassine le porta a colpire in gruppo e ripetutamente iniettando così ingenti quantità di veleno.
Purtroppo per sei delle persone che erano sul bus, tra cui una bambina di pochi anni, non c’è stato nulla da fare mentre gli altri passeggeri, coperti di punture, sono stati curati in parte sul posto e in parte presso il vicino ospedale di Jinotega. I medici accorsi hanno tutti confermato che le vittime non sono morte per lo schianto del bus ma proprio a causa delle ripetute punture.
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