Molti alimenti insospettabili potrebbero diminuire dagli scaffali del supermercato a causa della sparizione delle api dall’ecosistema nostrano
Ormai è una consapevolezza piuttosto diffusa. Chi vuole tenere gli occhi chiusi può farlo senza problemi, ma chi ha un minimo di sensibilità ambientalista non può ignorare il fatto che le api siano degli insetti fondamentali per garantire la biodiversità dell’ambiente e l’equilibrio dell’ecosistema naturale. Esse sono tanto preziose quanto a rischio decimazione. Questo è stato ribadito ancora una volta lo scorso 20 maggio, ovvero nella giornata mondiale dedicata alle api, nella quale ci sono svolte conferenze e iniziative di sensibilizzazione sul tema e sulla preservazione della vita di questi importanti insetti impollinatori.
I rischi correlati alla perdita delle api sono ad esempio la perdita di biodiversità, la maggiore aridità del terreno, e la decimazione della produzione di alcuni alimenti di cui ci cibiamo tutti i giorni, e di cui potremmo perdere la reperibilità.
la popolazione delle api nelle zone temperate e quali d’Italia è sempre stata molto diffusa. Purtroppo a causa dei cambiamenti climatici, ma soprattutto dell’attività antropica. Si registrano delle perdite annuali superiori al 20%. Il che potrebbe mano mano far entrare in crisi la specie stessa. I pesticidi presenti sulle colture avvelenano i piccoli insetti che passano di fiore in fiore e che, trasportando anche il veleno, inquinano anche altri ambienti. Questo meccanismo a catena ha come conseguenza la diminuzione di determinati fiori, piante, e materie prime che poi diventano alimenti fondamentali per la nostra dieta equilibrata.
Una carenza di api nel futuro potrebbe provocare la diminuzione di alcuni elementi fondamentali nella dieta mediterranea. Tra questi troviamo il caffè, la cioccolata, i kiwi, il pompelmo, le pere, le fragole, le ciliegie, le pesche, le albicocche, le mele, ai frutti di bosco, le zucchine, e la zucca. Ed ovviamente anche il prezioso miele e la pappa reale che sono create direttamente dalle api. Dalle ricerche del WWF e del servizio forestale statunitense, anche le coltivazioni di pomodoro sono a rischio così anche come la produzione di carne e di prodotti caseari. In questo modo l’alimentazione perderebbe numerose vitamine e sali minerali fondamentali per la salute umana.
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