Api: come riconoscerle da vespe e calabroni

Le api sono fondamentali per l’ecosistema e per l’essere umano. Questi insetti infatti impollinano il 75% delle piante coltivate e il 90% delle piante selvatiche di tutto il mondo. Senza di loro le conseguenze sarebbero davvero catastrofiche.

Data la loro vitale importanza è stata istituita una giornata mondiale, il World Bee Day, volendo sensibilizzare sul problema, sempre più preoccupante, della crisi legata a questi insetti dovuta ai cambiamenti climatici o alla distruzione degli habitat. Non sempre però, è facile distinguerle da vespe o calabroni.

Api: le caratteristiche che le contraddistinguono

Api (Foto Adobe)
Api (Foto Adobe)

Le api sono insetti importantissimi. La loro “incolumità” è messa a rischio dall’utilizzo dei pesticidi, dai cambiamenti climatici e dalla distruzione degli habitat. Le conseguenze se dovessero scomparire, sarebbero tragiche per tutta l’umanità, portando ad una profonda crisi alimentare.

Se non si troverà una rapida soluzione a questo, non esisteranno più diversi alimenti come le noci, alcuni vegetali o la frutta. Pensare di poter sostituire questi cibi con altri porterebbe ad una sbagliata dieta per l’uomo, ma soprattutto se si dovessero perdere alcune piante ci sarebbero gravi ripercussioni per tutto l’ecosistema.

Questi insetti però, non sono sempre facilmente riconoscibili, venendo scambiati per vespe o calabroni. Per non sbagliare basterà prestare attenzione ad alcune sue caratteristiche che le distinguono dagli altri.

Leggi anche: Zanzare: possono trasmettere queste malattie

Le api europee, hanno il torace marrone che presenta dei peli, di colore nero e giallo. Le api regine raggiungono i 2 cm di lunghezza, mentre le operaie non superano il 1.5 cm. Possono essere trovate ovunque, dalla montagna alle spiagge.

Inoltre le api non sono affatto aggressive, pungono solamente nel caso in cui credono che la propria colonia sia in pericolo. Questo perché, quando pungono lasciano il loro pungiglione nel corpo della persona punta e per loro significa morire. Quindi ricorrono a questa misura estrema solo nel caso in cui percepiscono una reale minaccia.

Leggi anche: Tremolio criceto: perché avviene e come prevenirlo

In Italia non è possibile stimare un cifra esatta di quante siano, gli alveari allevati sono invece circa 1 milione, una cifra che però diminuisce sempre di più. Infine è importante sapere che non sono pericolose, ovviamente se non si è un soggetto allergico.

Gestione cookie