Durante la stagione primaverile diventano più frequenti gli incontri con le api: come bisogna agire se si viene attaccati da uno sciame? La risposta.
Con l’arrivo della primavera, il freddo lascia spazio a temperature più miti e molte piante iniziano a fiorire. Il cosidetto “risveglio della natura” porta con sè anche l’arrivo delle api che si riattivano per andare a caccia di cibo: nettare e polline.
Nel periodo primaverile, dunque, è molto più facile imbattersi in alcuni di questi esemplari o, addirittura, in interi sciami. Bisognerà, in situazioni simili, prestare molta attenzione perchè i morsi di questi insetti in alcuni soggetti possono provocare reazioni allergiche.
Morsi ape, come difendersi da un attacco: il parere dell’esperta
Oggi proveremo a spiegarvi come difendersi in caso di attacco da parte di api. Gli esperti si sono espressi in merito e hanno prima di tutto evidenziato che non bisogna mai perdere la pazienza e rimanere con i nervi saldi è la prima regola. Inoltre, è fondamentale non invadere i loro spazi.
Di come agire nel caso in cui si incontrano questi insetti, hanno parlato l’apicoltrice Erika Thompson e James Nieh, docente di ecologia presso l’Università della California a San Diego ed esperto di api, nel corso di un’intervista rilasciata al Washington Post. L’apicoltrice ha spiegato che la quasi totalità degli esemplari non è aggressiva, ma, purtroppo, stanno terminando gli ambienti in cui poter vivere per questa specie, dunque è inevitabile che si arrivi a degli incontri con le persone.
Erika Thompson ha poi proseguito che se attaccati da una o più insetti bisognerà subito coprire il viso, soprattutto la bocca, questo per due motivi: si eviterà di agitare le braccia e la quantità di anidride carbonica espirata sarà inferiore, entrambi fattori che infastidicono le api.
Secondo il professor Nieh, sarà necessario rifugiarsi immediatamente in un luogo chiuso, ma soprattutto in grado di riparare dal possibile arrivo delle api, il motivo? Proprio perché le api mellifere aggressive potrebbero raggiungere distanze molte lunghe e non smetteranno di seguirci. Sconsigliato, invece, tuffarsi in acqua: oltre al rischio di annegare, le api potrebbero aspettare fin quando la persona riemerge in superficie.
Come agire in caso di puntura?
Purtroppo, il rischio che queste possano pungere esiste, dunque capiamo come agire. La prima regola, secondo il docente dell’Università della California, come riporta il Washington Post, è quella di tirar fuori il pungiglione, utilizzando le unghia, nei primi momenti. Un gesto necessario perchè, oltre alla reazione che il nostro corpo potrebbe avere dopo una puntura, al pungiglione è attaccata una microscopica sacca di veleno che rilascia “feromoni di allarme” mettendo in allarme le api dell’alveare.
Una puntura può causare una piccola reazione allergica con gonfiore e prurito alla zona che scomparirà nel giro di pochi giorni. Se si è allergici al veleno dell’insetto, si può andare incontro ad effetti più gravi.
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