Apocalisse climatica: quest’orologio indica la data esatta

L’apocalisse climatica non è scritta sui libri ma segnata da un orologio che va avanti ed indietro in base alle emissioni ed alle politiche internazionali

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Apocalisse climatica (Foto Pixabay)

Che ci sia in atto una crisi climatica è cosa nota. Anche se aumentano sempre più sul web – e non solo – i negazionisti del cambiamento climatico. È un evento tangibile con mano, che sta portando anche il clima mediterraneo ai livelli di quello tropicale. E l’inquinamento non ne è solo causa. Peggiora anche la percezione delle alte temperature. Nel 2015, ormai ben sette anni fa, le figure apicali dei Paesi che decidono le sorti del pianeta si sono ritrovate a Parigi ed hanno sottoscritto un accordo in cui si impegnavano a ridurre le emissioni al punto da non superare il rialzo della temperatura del globo di 1,5 gradi dal 1900, anno in cui sono iniziate le rilevazioni.

È evidente che la firma su carta non è valsa poi a molto se di recente gas e nucleare sono entrati a far parte degli investimenti “verdi” europei. Ed affianco a Greta ed a tutti i suoi seguaci ci sono fior fiore di esperti: medici, geologi, biologi ed altro che ci avvertono che un cambiamento di rotta è necessario ora più che mai prima che diventi troppo tardi. Purtroppo, a dispetto di coloro che storcono la bocca verso l’allarmismo climatico, le tragedie degli ultimi mesi, non ultima la Marmolada, ci danno un chiaro segno che gli equilibri naturali così come li conoscevamo stanno rapidamente cambiando. E l’estate piena di roghi ne è segno inconfutabile.

Apocalisse climatica, come si muove l’orologio che ne scandisce i passi

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Orologio apocalisse clima (Da Youtube)

A dirci fra quanto tempo tutto questo finirà, si esauriranno le risorse per vivere ed i cambiamenti climatici saranno in grado di travolgerci, sono degli orologi, simbolicamente installati nelle città di New York, Berlino, Seul, Glasgow e Roma. Nella capitale il climate clock si trova in via Cristoforo Colombo, sul ministero per la transizione ecologica. L’orologio segna il coundown, il conto alla rovescia fino all’apocalisse climatica. Ieri, 22 luglio 2022, segnava 7 anni, mentre qualche mese fa ne conteggiava 11. Il conto alla rovescia va avanti ed indietro in base alle temperature, agli eventi naturali ed alle politiche internazionali per ridurre le emissioni. Più ci impegna, e più la data della fine si allontana, e viceversa.

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Il problema è che le misurazioni del climate clock si scontrano con gli obiettivi a lungo termine per un riassesto ecologico dell’economia. Cosa ce ne facciamo delle emissioni zero al 2050 se fra sette anni la situazione sarà irreversibile? In più anche l’obiettivo dello stop alla vendita e produzione di auto a benzina e diesel al 2035 è una data troppo lontana, che addirittura viene messa in discussione per essere spostata più in là.

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È evidente che lo sguardo generale è miope e fin troppo corto. A cosa serve il profitto ed la libertà di guadagno se non ci sarà modo di spendere denaro? A meno che qualcuno non ami farsi il bagno nelle monetine, come un famoso personaggio della Disney, il detto meglio un uovo oggi che una gallina domani probabilmente è stato mal interpretato. Non esiste più nessuna motivazione per rimandare un urgente e radicale intervento per tentare di arginare il cambiamento climatico. E forse il climate clock dovrebbe essere messo su tutti gli orologi da polso, per chi fa finta di dimenticare.

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