È ancora in fase sperimentale, ma verrà presentata il prossimo 21 ottobre. La nuova App “bocconi avvelenati” per la prevenzione dell’uccisione di animali
Spesso rimangono nell’ignoto. Ma questo non li rende meno colpevoli. Se non ci fossero le reali tracce di gatti e cani morti per la strada si direbbe che si tratta di figure immaginarie. Le persone che deliberatamente lasciano per la strada “esche” per gli animali domestici ed incauti. Solo che questi bocconi sono avvelenati, e l’animale fiducioso in breve tempo troverà la morte. Solo nel 2021 sono stati segnalati in Italia 4.434 nuovi casi di avvelenamento di animali causati da esche avvelenate. Si tratta di 12 animali uccisi mediamente ogni giorno. Un numero impressionante di veri e propri crimini deliberati. Oltretutto, per chi non lo sapesse, contrari alla legge.
Purtroppo è molto difficile, se non impossibile, risalire agli autori, ed allora la strategia che deve essere messa in atto è quella della prevenzione. E la tecnologia, con un po’ di buona volontà da parte dei cittadini, può venire in aiuto. Grazie a portali condivisi ed App destinate all’uso specifico.
Troppo facile e troppo vile mettere del veleno nel cibo lasciato per strada per disfarsi rapidamente di animali ritenuti fastidiosi. E la legge si rinforza con un’ordinanza specifica emessa ad inizio settembre. È una proroga che disciplina il divieto di utilizzo di esche e bocconi avvelenati. Il ministero della Salute conferma le misure di salvaguardia e di prevenzione al fenomeno di avvelenamento e di uccisione di animali domestici e selvatici.
Inoltre, dal 2019 è attivo il portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali, realizzato dal Ministero in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentate Lazio e Toscana e il Centro di referenza nazionale di medicina forense. Questo sistema interattivo consente la geolocalizzazione e la mappatura dei singoli episodi di avvelenamento. Lo scopo primario è di aiutare le Autorità a compiere un’efficace repressione e prevenzione. Possono accedere solo gli addetti ai lavori.
In fase di sperimentazione, ma presto disponibile, arriva una App – Bocconi Avvelenati – scaricabile da chiunque, che condivide con gli utenti le informazioni sulle “zone a rischio”, dove si sono verificati maggiori episodi di avvelenamento. In questo modo i cittadini, oltre a constatare quali sono le aree più pericolose, le potranno segnalare a loro volta per migliorare la prevenzione sul territorio.
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