Avete mai sentito parlare di Arachnocampa luminosa? E’ una nuova specie di verme che vive in una grotta e grazie ai filamenti luminescenti che emana compie veri miracoli della natura.
Sul pianeta esistono numerosissime specie di vermi, meglio noti col nome zoologico di platelminti. Essi si distinguono da altre specie di animali per la loro forma invertebrata, dunque senza la presenza della colonna di supporto per il loro corpo. Generalmente sono individui viventi che si nutrono di larve e batteri e si contraddistinguono proprio per la forma del corpo allungata e/o molle per permettere loro una maggiore interazione nell’ambiente in cui sopravvivono.
Tuttavia gli esperti del mestiere tra cui zoologi e naturalisti hanno fatto una scoperta quasi miracolosa nell’individuare una nuova forma vivente di verme definita “Arachnocampa Luminosa” in grado di emettere dei raggi di luce con uno scopo ben specifico. Tali individui vivono all’interno di grotte magiche in grado di ospitare a lungo e a temperature favorevoli questa nuova forma vivente
La composizione dei vermi: dove vivono oggi
I vermi sono riconosciuti come una forma vivente appartenente all’ordine dei Phyla e si dividono in due sottospecie, ovvero nematodi e platelminti. Oggi la curiosità attorno a questa specie ha una considerazione maggiore grazie alla scoperta dell’ultima ora legata all’Arachnocampa Luminosa. In generale i vermi sono abituati a vivere in ambienti piuttosto umidi che permette loro una vita più agiata, tra ambientamento e riproduzione. Per fare un esempio, l’humus è l’habitat ideale per un verme all’interno del quale interagisce nutrendosi e appunto riproducendosi in numerosissime colonie. Il filosofo Aristotele li definiva gli “intestini del suolo“, dalle capacità uniche di ingerire terreno e dare ad esso la possibilità di rendersi fertile
Le caratteristiche dei vermi: come si riproducono
Come abbiamo già detto prima, l’approccio alla vita dei vermi la si deve grazie alla presenza del terreno che favorisce così la sopravvivenza di questo animale. I vermi per la loro composizione si dividono in anellidi, platelminti e nematodi a seconda della forma allungata o non e molle del loro corpo. C’è curiosità su come questa specie di animale innocua tende a riprodursi con il tempo e formare colonie numerosissime. Basta pensare di essere di fronte ad individui viventi definiti cosiddetti “ovipari“, i quali dopo l’accoppiamento formano un bozzolo gelatinoso all’interno del quale si depositano le uova.
Il famoso bozzoli poi otterrà un movimento in avanti in automatico che passa dall’individuo femmina al maschio che nel frattempo genererà durante l’accoppiamento del liquido seminale il cui termine ultimo è la deposizione all’interno di questo speciale involucro. Il processo di inseminazione del verme è stato studiato a lungo nel tempo e ancora oggi è oggetto di studio e di approfondimenti nel campo delle ricerche naturalistiche
Arachnocampa luminosa, il verme luminoso della grotta: a cosa serve la luce che emettono. Un miracolo di Madre Natura
Alcuni studiosi e naturalisti hanno approfondito le ricerche su una specie di animali in continuo stato di evoluzione come i vermi. Tra questi ultimi è stato scoperto un nuovo genere di zecca, vivente all’interno di grotte umide e dalle temperature fresche e talvolta rigide ma in grado di ospitare il nostro ormai famoso Arachnocampa luminoso. Il portale “Focus Ita” ha intercettato lo studio di alcuni esperti di grotte magiche e hanno approfittato dell’estensione del loro campo di ricerche per saperne di più sulla specie di vermi cosiddetta del momento.
L’ambiente ideale di questa specie sono le cosiddette caverne neozelandesi di natura calcarea. Questa forma vivente sopravvive da milioni di anni e soltanto oggi si è venuti a conoscenza di un vero e proprio miracolo di Madre Natura attorno alla riproduzione e le capacità di interazione con l’ambiente in cui vive. Questo verme è speciale in quanto vive allo stato larvale per tutto il periodo della sopravvivenza ma in compenso è in grado di emettere un fascio di luce dallo scopo di attirare le prede.
Inoltre l’effetto bioluminescente di questa specie animale gioca un ruolo fondamentale anche in ambito riproduzione in quanto rappresenta una meta desiderata dal maschio che accetta per così dire il “richiamo” della femmina nel suo habitat naturale con lo scopo di iniziare la fecondazione. Il secondo miracolo di Madre Natura per questo genere di animali naturalmente avviene quando due individui accoppiatori raggiungono lo stadio dell’età adulta.
Insomma siete rimasti anche voi spiazzati dalla curiosità di questo animale che per quanto innocuo, come nella natura dei suoi simili conserva nei modi di fare un metodo di sopravvivenza spiazzante con un semplice tocco di luce?