Controlli sull’ortofrutta, Sudafrica nel mirino delle autorità: la quantità di arance affette da macchia nera arrivate in Europa allarma le associazioni.
I controlli fitosanitari recentemente condotti sul comparto ortofrutta portano a galla uno scenario raccapricciante. Alle 33 intercettazioni di macchia nera già rilevate negli agrumi sudafricani – durante la campagna di esportazione in Europa – sono da sommarsi le cinque spedizioni recentemente bloccate grazie all’instancabile lavoro delle autorità.
Anche in questo caso, a contaminare le arance incriminate è risultato essere il parassita Phyllosticta citricarpa, responsabile della macchia nera.
Si tratta di un valore che è già “il secondo più alto della storia di questo pericoloso fungo per il Sudafrica“: così riporta il sito Italiafruit.net, citando la testata Valenciafruits.com.
Eppure, stando alle evidenze finora raccolte, il dato arriverà ad ampliarsi nel giro delle prossime settimane, quando nei conteggi finiranno anche i mesi di ottobre e novembre.
Cerchiamo di approfondire come siano stati svolti i controlli, e quali siano le cause a monte dell’insorgenza della macchia nera (il cui contrasto, negli ultimi tempi, sta divenendo prioritario in Europa).
Arance affette da macchia nera: cinque le spedizioni bloccate dal Sudafrica
Le segnalazioni arrivate dal Sudafrica sono da inquadrarsi in uno scenario a dir poco “affollato”. La lotta alla macchia nera – fungo provocato dal parassita Phyllosticta citricarpa – sta assumendo proporzioni inimmaginabili in Europa.
Solo di recente, i controlli fitosanitari hanno condotto al blocco di cinque spedizioni contaminate dalla malattia. Quest’ultime sono da sommarsi alle 33 intercettazioni già messe a segno nel corso della campagna di esportazione verso l’Europa.
E così, come sottolinea un contributo di Italiafruit.net, il paese sudafricano “batte il record di 38 rifiuti di agrumi affetti da macchia nera“. Un dato, quest’ultimo, a cui dovranno essere sommati i numeri di ottobre e novembre. Sembrerebbe infatti che le segnalazioni siano destinate a salire, con le associazioni degli agricoltori valenciani che già scalpitano per chiedere provvedimenti in materia.
“Devono chiudere a tempo indeterminato le frontiere, finché non verranno eseguiti tutti i controlli. – è l’allarme lanciato da Ava-Asaja – Necessario verificare che il Sudafrica è in grado di garantire la salute delle piante“.
Per le associazioni degli agricoltori, dunque, non è più il tempo di sottostimare il problema, o peggio ancora di voltarsi dall’altra parte. Così facendo, ribadiscono i diretti interessati, si diviene complici di un “rischio fitosanitario intollerabile che minaccia l’agrumicoltura europea“.
Phyllosticta citricarpa: tutto sul parassita responsabile dell’insorgenza della macchia nera
Una minaccia sempre più incombente, quella della macchia nera negli agrumi, causata dal parassita Phyllosticta citricarpa. Si tratta di un fungo ascomicete, responsabile dell’insorgenza della suddetta malattia in prodotti quali le arance. Il parassita, generalmente, lo si trova in “zone di produzione con climi da caldi e umidi a semi-aridi“, come spiega il Servizio fitosanitario della regione Lombardia.
Segnalata per la prima volta nel 1895 a Sidney, in Australia, la presenza del parassita è stata poi riscontrata anche nelle regioni mediterranee e in diversi paesi di Africa, Asia, America e Oceania. Phyllosticta citricarpa, nella fattispecie, sembrerebbe in grado di intaccare quasi tutte le specie di agrumi, fatta eccezione per il Tahiti lime e per l’arancio amaro.
Il fungo si manifesta mediante le ormai celeberrime macchioline color marrone scuro, il cui diametro oscilla tra i 3 e i 10 mm. Nei casi più gravi, quest’ultime possono trasformarsi in macchie virulente: lesioni che penetrano in profondità la buccia dell’agrume e che arrivano ad intaccare la polpa del frutto.
Attualmente, la normativa Ue di riferimento prevede soltanto misure temporanee per impedire la diffusione di agrumi contaminati entro i territori europei. Una regolamentazione che, stando alla protesta originatasi dagli agricoltori valenciani, necessiterebbe di esser rivista nel più breve tempo possibile.
Macchia nera, la protesta degli agricoltori contro l’Ue: “Tutto questo è scandaloso”
Interessi commerciali a monte dell’importazione di agrumi sudafricani verso l’Europa, nonostante i frequenti casi di macchia nera riscontrati. Questo è il parere dell’associazione degli agricoltori valenciani Ava-Asaja, che chiede a gran voce immediati interventi in materia da parte della Commissione europea.
“Questo numero di intercettazioni è scandaloso, la posizione dell’Ue è insostenibile e vergognosa“: è il coro di protesta sollevatosi dagli agricoltori, che invocano la chiusura totale delle frontiere a tutti gli agrumi provenienti dal Sudafrica. Questa, perlomeno, è la soluzione auspicata fino a che i controlli fitosanitari non saranno in grado di accertare la salute dei suddetti prodotti.