Molto interessante è l’esempio di architettura sostenibile realizzato per mezzo del progetto Eco Home Plus. Si tratta di un’iniziativa che intende dimostrare come è possibile vivere in una casa autosufficiente dal punto di vista energetico. Ad essere coinvolta è una famiglia canadese, che trascorrerà 12 mesi all’interno di una casa, la quale ha come caratteristica peculiare il fatto di riuscire a produrre in modo autonomo tutta l’energia di cui ha bisogno, riuscendo anche ad immettere nella rete elettrica nazionale l’energia che avanza. Il risultato è un impatto ambientale ridotto.
Eco Home Plus rappresenta un valido modello di architettura sostenibile, che riesce a coniugare l’efficienza energetica con la possibilità di combattere l’inquinamento ambientale. Attraverso le caratteristiche di questo edificio si ha una notevole riduzione delle emissioni di anidride carbonica, realizzando un impatto zero dal punto di vista del rispetto dell’ambiente. Materiali e tecnologie impiegate dovranno essere in grado di resistere anche alle condizioni climatiche non certo facili, tipiche del luogo in cui la casa è situata.
L’ecoedificio è situato infatti nella città di Bathurst, in Canada, dove le temperature invernali scendono anche a -30 °C. Tutto il sistema di riscaldamento e di raffrescamento è affidato all’opera di pannelli solari. Sarà disponibile anche un impianto di ventilazione e una pompa di calore geotermica. Tutti questi elementi consentiranno di produrre energia pulita.
Vivere e produrre energia in modo sostenibile è dunque possibile. La sfida rimane aperta anche per il futuro, in modo che, al di là dell’esperimento rappresentato da Eco Home Plus, si possano attuare strategie ben precise in nome della conservazione dell’ambiente.