Con il caldo dell’estate usare l’aria condizionata in macchina è un must per molti, eppure bisogna prestare attenzione ad alcuni fattori.
Molte auto sono dotate di impianti di climatizzazione, che riscaldano l’abitacolo quando è freddo, ci aiutano a spannare il vetro quando il tasso di umidità è particolarmente alto, oppure lo rinfrescano quando è troppo caldo. Ora che siamo in estate, in effetti, ci troviamo spesso nella condizione di rientrare in auto dopo averla lasciata parcheggiata sotto al sole per ora.
In questi casi la temperatura all’interno dell’auto è così alta da non poter nemmeno toccare il volante. La prima cosa che si fa, quindi, è accendere l’aria condizionata, aspettando che questa rinfreschi la macchina il prima possibile. Ma sull’uso della climatizzazione ci sarebbero da dire alcune cose, una delle quali, forse potrebbe lasciarci stupiti.
È ormai noto che l’uso di aria condizionata comporti un cospicuo dispendio in termini di energia dell’auto, provocando un uso di carburante maggiore. Per questo spegnere l’aria condizionata e viaggiare a velocità di crociera contenuta sono tra i consigli per consumare meno in macchina. Ridurre l’uso di carburante significa diminuire le emissioni di CO2 nell’aria, facendo un favore, oltre che alle nostre tasche, anche all’ambiente.
Ed è proprio su questo principio che si basa una sanzione prevista dal Codice della Strada. In un’ottica di sostenibilità, infatti, lasciare l’aria condizionata e il motore dell’auto accesi in fase di sosta sono atti sanzionabili con multe che spaziano da un minimo di 223 euro fino a un massimo di 444 euro. Nel comma 7.bis dell’articolo 157 del codice stradale, entrato in vigore a partire dal primo gennaio 2021, si parla inoltre della possibile rimozione del veicolo incriminato, il cui recupero, ovviamente, sarà a carico del proprietario.
Questa sanzione si inserisce all’interno di una serie di iniziative e regole proposte dalle autorità governative per limitare l’impatto dell’uomo sulla salute dell’ambiente. Non è un segreto, infatti, che le emissioni provocate dai veicoli con motori termici contribuiscano ampiamente all’aumento della temperatura media mondiale.
Anche per questa ragione l’Unione Europea, nell’ambito del Green Deal, ha imposto uno stop alla produzione di veicoli inquinanti entro il 2035 e il divieto di circolazione degli stessi entro il 2050. La speranza è quella di effettuare una transizione verso veicoli non inquinanti, ad esempio le macchine elettriche.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…