Aria inquinata, secondo le statistiche a livello europeo, l’Italia è il paese comunitario messo peggio degli altri.
Che mondo stiamo lasciando alle generazioni future? E’ questa una domanda che forse dovremmo porci con una certa frequenza. Un invito a fare qualcosa di attivo e concreto e pensare pure a loro. Basta guarda i dati che periodicamente appaiono per renderci conto di come l’inquinamento stia prendendo il sopravvento, siamo quasi al punto di non ritorno.
E se pensiamo che noi come paese siamo esclusi da questa piaga degli ultimi decenni, vuol dire che siamo assolutamente sconnessi con la realtà, molto piu’ deludente e meno positiva di quello che si pensa. E dalle ultime indagini è emerso un quadro a dir poco preoccupante. E’ arrivato il momento di aprire gli occhi, forse così capiremo la gravità della situazione.
Direttamente dal report redatto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente emerge un dato sconcertante: le vittime ogni anno per inquinamento sono 1200 e tutte minori, avvelenati dall’inquinamento atmosferico. E’ questo l’allarme lanciato per farci aprire gli occhi, indicando le città inquinate. Fra il 2021 e il 2o22 è l’Italia il paese maggiormente inquinato del continente.
Sulla penisola infatti le concentrazioni di PM 2,5 – inquinante pericoloso per l’uomo che può causare ictus, cancro e malattie respiratorie – sono particolarmente elevate, al pari di altre zone situate nell’Europa centro-orientale. Ma è la Pianura Padana che allarma particolarmente: secondo le statistiche che misura la qualità dell’aria a livello europeo, è emerso come Cremona sia da bollino rosso, posizionandosi al quartultimo posto.
Fra le città europee con più elevati livelli di polveri sottili nell’aria spicca Padova è 367esima in classifica, preceduta da Milano, che si trova al 349esimo posto. Da questa classifica si evince come l’aria che respira al Nord sia particolarmente inquinante; una piaga della società che miete molte vittime, soprattutto bambini, giovani e soggetti vulnerabili.
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Destano preoccupazione le parole che si leggono dal report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: “La funzionalità polmonare e lo sviluppo polmonare dei bambini sono influenzati dall’inquinamento atmosferico, in particolare da ozono e biossido di azoto (NO2) a breve termine e da particelle fini (PM 2,5 ) a lungo termine”. E’ il momento di fare qualcosa.
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