Peroni e Raffo, l’incredibile novità che vede scendere in campo l’azienda di birra italiana per l’ambiente. Un’iniziativa che apre la strada ad un futuro migliore: di cosa si tratta
La storia dell’azienda produttrice Birra Peroni inizia nel lontano 1846 a Vigevano dalla fondazione di Francesco Peroni. Tra gli anni 20 e gli anni 30 del ‘900 avvengono le prime espansioni, per diventare un prodotto globalizzato nei primi anni del 2000. Una storia di grandezza, data dalla capacità di evoluzione, che nel corso del tempo è stata capace di dare vita a nuove idee, come la creazione della Nastro Azzurro nel 1963 o l’acquisizione di Wührer nel 1988. Una visione innovativa, pronta all’adattamento, come qualsiasi processo economico destinato a risultare vincente.
Sono numerosi i marchi relativi all’azienda, come i sopracitati, a cui si aggiungono Raffo, Itala Pilsen, Kozel e altri. Ma l’ultima novità, che in particolar modo riguarda Peroni e Raffo, rappresenta la massima espressione del valore dell’evoluzione, più precisamente in termini ecologici. L’iniziativa dell’azienda italiana rappresenta l’apertura di una nuova strada verso un futuro più sostenibile, attraverso la più grande dimostrazione. Pensare un mondo migliore è possibile, ed è così che Birra Peroni ha l’intenzione di iniziare a farlo.
Peroni e Raffo: la novità ecologica per il futuro
Lo scenario ambientale che sempre di più si concretizza è preoccupante, a partire dall’inquinamento fino alla crisi energetica che rischia di mettere in difficoltà interi Paesi. Forse è arrivato il momento di riformulare molti processi produttivi, industriali ed economici, con la consapevolezza di dover abbracciare una piena transizione ecologica per contenere i danni. Il caro energia è un grande segnale della complessità del problema, che proprio in questo momento urge ad una soluzione rapida ed efficace.
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L’azienda italiana Birra Peroni ha deciso di formulare un’iniziativa, utile al contenimento dello spreco energetico, delle materie prime e dell’inquinamento, attraverso l’idea del “vuoto a rendere“. L’ipotesi ha preso forma dallo stabilimento di Bari, dove per ora si concentra l’attuazione, con una linea produttiva attiva per il trattamento e la sanificazione delle bottiglie usate e riportate dai consumatori, riutilizzabili 18 volte per essere commercializzate. Un modo efficace per ridurre lo spreco energetico relativo alla produzione di materiali, in questo caso riutilizzati.
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L’idea in questo momento riguarda la produzione delle birre Peroni e Raffo, appartenenti alla stessa azienda, ma non riguarda solo l’abbattimento dei costi per il caro energia. Rappresenta un gesto concreto verso l’intenzione di ridurre drasticamente le emissioni di CO2, responsabili anche del surriscaldamento climatico. Un’iniziativa semplice, che apre la strada verso un nuovo modo di ripensare la produzione, ma più precisamente l’economia, poiché l’ambiente necessita di un focus non più rimandabile. Birra Peroni ha dimostrato che è possibile.