A favore dell’ambiente anche l’arte, come? Semplice scelgono di utilizzare una vernice particolarissima che è in grado di eliminare gli inquinanti nell’aria.
La street art affonda le sue radici negli anni 70, è nato come un movimento di denuncia, ma adesso anche diventato uno strumento per riqualificare interi quartieri. E adesso un’altra bella novità: la street art è a favore dell’ambiente. La nuova vernice utilizzata dagli artisti si chiama “Airlite” ed è un prodotto made in Italy, della Advance Materials. È una tecnologia che utilizza lo stesso principio fisico utilizzato dalla natura per permettere la pulizia dell’aria ed è in grado di trasformare qualsiasi parete in un purificatore.
Come avviene tutto questo? Utilizzando una tecnologia a semiconduttore che genera delle cariche elettriche sulla parete. Ossigeno e vapore acqueo che si trovano in aria si incastrano perfettamente con le cariche elettriche e a questo punto generano degli ioni negativi che riescono a neutralizzare gli inquinanti appena entrano in contatto con la parete.
L’azione che compiono può essere messa a confronto con quella degli alberi che immagazzinano CO2 e trattengono, tramite le foglie, la ramificazione e il tronco una grande quantità di gas inquinanti.
Nel Bel Paese oggi si contano parecchi eco murales
Il più grande dipinto antismog è stato realizzato, nel quartiere Ostiense a Roma e raffigura un airone tricolore, poggiato su di un barile da cui esce petrolio. Questo sarebbe in grado di assorbire la quantità di smog che riescono ad assorbire 30 alberi. Cruz è l’artista, e nel 2019 ha dipinto l’eco murales di Milano.
L’opera che si trova vicino la stazione di Milano Lambrate, racconta l’impatto che hanno gli uomini sugli oceani. Raffigurati in questo caso: uno squalo, una megattera e una razza che girano attorno a una piattaforma petrolifera, incastrati dentro una bottiglia di plastica.
A Napoli è stato realizzato da Marco Burresi, in arte Zed1, un dipinto che ritrae una bambina che aprendo la porta ci svela che esiste un mondo vivace e colorate rispetto a quello grigio. L’opera ricopre 370 metri quadrati di superficie e secondo le stime sarebbe in grado di assorbire lo smog prodotto da 79 macchine.
A Padova e Abano Terme con la tecnologia “Airlite” sono state dipinte 2000 metri di superfici. Possiamo trovare per le strade la frase pronunciata da Greta al “World Economic Forum”: I don’t want your hope”.
L’arte a favore dell’ambiente
Anche l’arte ha a cuore il tema dell’ambiente e questi dipinti ne sono la prova, aiutare il nostro paese e contribuire nel nostro piccolo è fondamentale.