L’asino è a tutti gli effetti un animale domestico. Riconosce l’uomo, lo segue, è affettuoso, e soprattutto è ben lungi dall’essere stupido
Chi ha visto gli “Spiriti dell’isola”, l’ultimo film di McDonagh, non può non avere ancora nel cuore l’asinella Jenny, che segue il protagonista per tutta la vicenza. Un animale domestico a tutti gli effetti. Difatti l’asino lo è. Il problema è che rispetto al gatto ed al cane non è pensabile in appartamento, per diversi motivi. Anche perché sarebbe una crudeltà. L’asino è presente nella maggior parte delle fattorie, ed è un animale molto utile. Per portare pesi e per il trasporto umano. Difatti a differenza del cavallo, soffre meno di vertigini ed ha meno paure. Per cui è ideale per il trasporto umano in montagna o nei sentieri rocciosi.
Inoltre, ciò che molti non sanno, è che l’asino è stato a lungo compagno di battaglia insieme al cavallo. La sua forza e stazza massiccia si prestano molto bene alle battaglie. Anche se non si può dire lo stesso dell’altezza, per cui il cavallo è favorito. Gli asini di Martina Franca e i muli del Ragusano sono stati destinati espressamente all’esercito.
L’asino è una specie addomesticata in Namibia, nord Africa, per la prima volta nella storia. In Asia invece ha vissuto sempre in condizioni di libertà insieme ai cavalli. Mentre l’asino domestico come lo conosciamo oggi è diretto discendente di quello africano selvatico, che oggi vive ancora in Siria, Iraq, Afghanistan, Iran e Russia allo stato brado.
L’asino è un animale molto resistente, per cui non ha bisogno di molto. Anche se l’affetto e le coccole sono gradite. Ha bisogno di spazi per camminare, diversi ettari. Cibo in abbondanza per ruminare, dunque pascoli o mangime dato dall’uomo, e di ripari asciutti dove dormire la notte. Basta così poco per farli vivere anche oltre i trenta anni.
Una delle burle – cattive – maggiori a scuola era essere chiamato asino. Che significava un po’ stupido, ma soprattutto duro di comprendonio. In realtà gli asini sono animali molto intelligenti, anche più dei cavalli, solo che hanno un carattere un po’ diverso, più mite.
Difatti può essere confusa per mancanza di comprensione la loro inclinazione a fare tutto con molta calma. il che può creare problemi agli uomini che pretendono che gli animali reagiscano immediatamente e con solerzia ai loro comandi. Meno male che ci sono gli asini a ricordargli che non sempre la spuntano.
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