Abbiamo di recente assistito agli aumenti delle assicurazioni giustificati dalla guerra in Ucraina ma come potrebbero cambiare i costi soprattutto di assicurazioni contro eventi atmosferici?
L’assicurazione, sull’auto o sulla propria abitazione o anche per la propria vita, è un accessorio cui un numero sempre maggiore di persone fa ricorso. Oltre agli obblighi previsti dalla legge che riguardano per esempio l’assicurazione auto per responsabilità civile, ci sono tutta una gamma di assicurazioni accessorie che coprono eventi di varia natura. Si può per esempio chiedere un’assicurazione specifica sui cristalli oppure la più classica assicurazione contro furto e incendio.
Ma soprattutto nel passato recente è iniziato un nuovo trend che riguarda l’assicurazione contro gli eventi atmosferici estremi. Una realtà che, dati scientifici alla mano, rischia di diventare cronica e che quindi va affrontata anche sotto forma di piano di protezione. Ma quali sono in prospettiva i costi di una assicurazione contro gli eventi atmosferici? C’è il rischio che l’aumento degli eventi porti ad un salasso per chi decide di stipulare questo genere di polizza?
Per ora tra le formule di assicurazione contro gli eventi atmosferici ci sono quelle che per esempio hanno a che fare con le grandinate improvvise oppure le alluvioni o ancora i terremoti. Ma non tutti gli istituti che forniscono assicurazioni prospettano la stessa protezione ai propri clienti. C’è poi da tenere in considerazione anche che le varie assicurazioni ritengono di dover inserire nel novero degli eventi atmosferici accadimenti non sempre intercambiabili. Eppure il futuro che ci si prospetta è un futuro fatto purtroppo di un aumento nel numero e nella drammaticità degli eventi atmosferici estremi.
Di conseguenza una assicurazione che protegga una autovettura dai danni di una alluvione o di una valanga rischia di diventare la nuova normalità. Una normalità che però, stando alla situazione attuale delle assicurazioni in Italia, rischia di costare moltissimo. Per il domani ci sono due possibili scenari. Da una parte c’è chi ritiene che l’aumento dei fenomeni porterà ad un fisiologico aumento anche del premio assicurativo e della rata delle assicurazioni che contemplano questi eventi: con l’aumento della frequenza degli eventi potrebbe aumentare la frequenza con cui le assicurazioni sono costrette a pagare e di conseguenza in qualche modo le società vorranno tutelarsi. Ma, e sono dichiarazioni fatte invece da Ania, l’associazione che riunisce le assicurazioni, potrebbe invece esserci qualcosa di positivo.
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Il mercato è fatto di domanda e offerta e nel momento in cui dovesse quindi diventare preponderante la richiesta di assicurazione contro gli eventi atmosferici c’è la possibilità che con una richiesta maggiore diminuisca il costo per singolo automobilista. Per ora si tratta di scenari ipotetici che riguardano però un futuro cui occorre guardare con attenzione.
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