Un asteroide nei giorni scorsi è passato vicino alla Terra sfuggendo, però, alle osservazioni degli esperti che lo hanno rilevato solo due giorni più tardi.
È passato vicino alla Terra senza che nessuno si accorgesse di nulla il gigantesco asteroide ribattezzato “2023 NT1“. Il passaggio è avvenuto nella giornata di giovedì scorso, ma l’avvistamento è arrivato solo dopo 48 ore da un osservatorio in Sudafrica.
La distanza è ritenuta “molto ridotta”, ma in termini astronomici dato che l’asteroide sarebbe transitato a circa 100mila chilometri dal nostro Pianeta. Nel caso in cui, però, fosse precipitato sulla superfice terrestre, gli effetti potevano essere catastrofici.
Nella giornata di giovedì scorso, 13 luglio, un gigantesco asteroide è passato vicino al nostro Pianeta, ma nessuno lo avrebbe rilevato. L’avvistamento, difatti, è avvenuto solo dopo due giorni, sabato 15 luglio, dall’osservatorio Atlas in Sudafrica.
Secondo quanto riferito dagli esperti, come riporta la redazione di Forbes, non è stato possibile intercettare in tempo l’asteroide, ribattezzato 2023 NT1, perché proveniva dalla stessa direzione del Sole risultando, dunque, praticamente invisibile. Dalle stime, pare che le sue dimensioni fossero di una sessantina di metri di diametro ed un impatto sulla Terra avrebbe potuto portare a conseguenze drammatiche. Molto più gravi anche di quelle registratesi dopo lo schianto del meteorite di Chelyabinsk, che nel 2013 provocò diversi feriti e l’esplosione di vetri e muri. Quest’ultimo era grande solo un terzo rispetto a quello transitato vicino la Terra qualche giorno fa.
2023 NT1 schiantandosi sulla Terra avrebbe potuto creare un cratere simile al noto Meteor Crater, formatosi circa 50mila anni fa, durante il Pleistocene, quando un meteorite si schiantò in Arizona, negli Stati Uniti.
Gli esperti hanno spiegato che quanto accaduto rappresenta un problema considerato che nessuno si è accorto dell’avvicinamento dell’asteroide che avrebbe potuto provocare danni ingenti se avesse impattato contro l’atmosfera. Andrebbero, dunque, potenziate le tecnologie per individuare questi corpi celesti considerando anche l’enorme quantità di asteroidi che ogni giorno cadono verso il nostro Pianeta. Secondo l’Agenzia spaziale europea sarebbero centinaia di migliaia e, la maggior parte non verrebbero avvistati.
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