Un contadino viene attaccato da uno sciame di api ed è morto per le sofferenze atroci di quelle punture: la scoperta terribile dell’amico.
Portato d’urgenza al pronto soccorso da un amico, che lo ha trovato in campagna privo di sensi, un contadino è morto in maniera davvero terribile. La causa è stata una feroce aggressione che ha subito da uno sciame di api mentre lavorava in una fattoria. L’uomo, infatti, pur essendo stato sottoposto a tutte le cure del caso, non ce l’ha fatta a sopravvivere, a causa degli effetti delle punture. Purtroppo non si tratta di un caso unico e isolato, come dimostrano anche altri recenti fatti di cronaca.
Cosa accade quando vieni attaccato da uno sciame di api?
Come molti sicuramente sapranno, il veleno delle api contiene proteine ed enzimi che prendono di mira il sistema immunitario una volta all’interno del corpo: il veleno passa attraverso il pungiglione di questi insetti e la puntura si manifesta quasi sempre come un gonfiore e un po’ di dolore, che però sono molto leggeri, esattamente come il prurito che di solito sentiamo.
Non sempre è così: se sei allergico o vieni punto da più api contemporaneamente, ciò può portare a una reazione molto più grave o addirittura – sebbene in rarissimi casi – con effetti mortali. Tendenzialmente, secondo la scienza, più di 10 punture di api per chilo di peso corporeo è il limite umano di sopravvivenza alla puntura di questi insetti. Significa, in sostanza, che una persona che pesa circa 80 chili può resistere fino a 800 punture di api, fino a un limite massimo che comunque non può quasi mai superare le 1.100 punture.
Nel caso specifico dell’uomo morto a causa delle punture di api, questi sarebbe stato allergico: lo riporta la stampa brasiliana, che ha documentato la vicenda, accaduta nello stato di Alto Paranaíba e che ha un precedente recente, che invece è avvenuto nello stato brasiliano di San Paolo. Qui un bracciante agricolo è stato punto oltre mille volte dalle api e non è riuscito a sopravvivere allo choc anafilattico, nonostante i tempestivi soccorsi.
Anche in Italia recenti tragici precedenti
Le ragioni per cui le api sciamano e reagiscono sono legate a una provocazione: l’alveare può essere disturbato da rumori, vibrazioni o spostamenti. Se si è punti da delle api, si può percepire il pericolo valutando i sintomi: l’anafilassi da reazione allergica è identificabile con gonfiore della bocca o della gola, mancanza di respiro, difficoltà di deglutizione, fino appunto ad arrivare allo shock. In generale, quando si viene punti da un insetto di questo tipo, è raccomandato non provare a schiaffeggiarlo o allontanarlo, perché vedrebbe anche questa come una provocazione.
In Italia, uno degli episodi più importanti di attacco da parte di api è avvenuto a fine luglio a Roma, su un set cinematografico: un giovane tecnico è finito in ospedale, mentre provava a rimuovere due alveari dalla scenografia. Il caso più grave legato a una puntura di insetto, invece, è stato registrato a Costa Vescovato, in provincia di Alessandria. Ad avere la peggio, verso fine agosto, è stato un bambino di 9 anni, punto mortalmente da un calabrone. La stessa sorte è capitata a una donna punta da un calabrone, nel Frusinate, appena qualche giorno dopo.