E’ tra i più noti e delicati fiori e la sua cura è ideale anche per i meno esperti. Ma il narciso è una pianta da fiore velenosa, bisogna porre attenzione
Tra le piante bulbose e di più comune coltivazione, in giardino ma anche in balcone, il narciso è sicuramente la più nota. Da originarie delle foreste tropicali a beniamine dei giardini primaverili, le piante bulbose introducono in casa colore e profumo e un pizzico di leggerezza. Spesso sono associate alla primavera ma in realtà alcune tipologie di questa specie fiorisce in altri periodi dell’anno. Programmando attentamente la piantumazione del bulbo si potrà godere dei fiori in ogni stagione dell’anno. Come per i bulbi della Clivia o del mughetto, anche il narciso ha una cura piuttosto facile adatta anche ai pollici meno verdi. Del narciso ne esistono diverse varietà: il “Paperwhite”, delicato e profumato, il “Tete-à-tete” che cresce bene in casa.
Narciso tossico: come proteggersi da effetti indesiderati
Per coltivare il narciso è opportuno utilizzare vasi profondi e ampi. E’ importante distribuire sul fondo uno strato di argilla e un substrato di terriccio per bulbose oppure un mix di terriccio universale e sabbia non troppo fine. Piantando i bulbi con la punta rivolta verso l’alto subito sotto la superficie del terreno si possono far crescere su un davanzale soleggiato.
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Non tutti sanno che questa pianta possiede tutte le parti tossiche. In questi casi, quindi è bene utilizzare dei guanti protettivi e un paio di occhiali da lavoro per fare lavori di giardinaggio. Evitare il contatto con gli occhi con le mani sporche di terra. Se si hanno gatti o animali domestici è bene porre le piante in una posizione lontana dalla loro attenzione o non raggiungibile.
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In caso di indigestione da parte del gatto è bene rivolgersi immediatamente da un veterinario. L’ingestione provoca disturbi neuronale e infiammazioni intestinali. Se non curato in meno di 24 ore si rischia la morte dell’animale.