Milioni di pesce hanno perso la vita nelle acque del fiume, le immagini raccontano di quanto sia drammatica la situazione.
Terribile destino per milioni di pesci che sono morti in un fiume, il motivo? Tutta colpa di una forte ondata di caldo che sta colpendo lo stato australiano del New South Wales. Milioni di pesci che abitavano le acque del fiume Darling-Baaka sono morti, l’ondata di calore non gli ha lasciato scampo. Il colpevole sarebbe proprio il caldo che avrebbe ridotto la quantità necessaria di ossigeno, già bassa.
In un post su Facebook, come riporta la redazione Il Post, il dipartimento statale competente, ha affermato che si è aggiunto ulteriore stress su un sistema fluviale che aveva già subito shock estremi a causa di recenti alluvioni.
A inizio Marzo la zona, infatti, è stata colpita duramente da consistenti precipitazioni. I pesci morti purtroppo si estendono per diversi chilometri e stanno come è normale che sia cominciando a marcire. Purtroppo le autorità credono proprio he per il numero massiccio che c’è sia impossibile rimuoverli tutti.
Nei giorni che seguiranno la loro presenza porterà ulteriormente ad una riduzione di ossigeno e questo significa che ci saranno ancora morti tra fauna e flora, una situazione che non promette nulla di buono.
Non si tratta di un episodio singolo, considerato che si era già assistito ad un evento del genere nell’estate di cinque anni fa. In merito, un gruppo di ricercatori aveva svolto uno studio che ha evidenziato l’influenza del cambiamento climatico nella zona occidentale del Nuovo Galles del Sud. Nello specifico era emerso come si fossero sensibilmente ridotte le distanze temporali tra le alluvioni e la siccità e viceversa.
I governi dal 2008 lavorano su un programma che dovrebbe favorire la salute del fiume, porre anche un limite alla quantità d’acqua che può essere prelevata dalle aziende e dalle amministrazioni locali della regione. Purtroppo, però, la sua applicazione viene di continuo prorogata. Il motivo? Le parti non riescono a giungere ad un’intesa.
La vicina cittadina di Menindee ha definito l’odore nauseabondo. Bisogna immaginare l’odore di un pesce morto lasciato a marcire per giorni in un lavandino e poi moltiplicare la sua puzza per milioni di pesce, questo è quello che ha dichiarato un residente della zona.
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