Stop alla vendita di auto benzina e diesel, cosa accadrà quindi? A quanto pare non si può piu’ tornare indietro. Scopriamo nel dettaglio questa importante manovra.
Le automobili sono un mezzo veramente importante per tutti noi, senza non potremmo condurre una vita comoda al 100%. Quest’affermazione tuttavia nel tempo ha ottenuto diverse smentite dato che sono sempre piu’ numerose le città che hanno trovato altri validi rimedi, affidandosi a mezzi green quali ad esempio la bicicletta, classica o elettrica.
Certo, non tutte le realtà locali possono ammettere questi mezzi, si pensi a chi vive in collina o in montagna, è ben difficile espletare tutte le attività quotidiane, a meno che non si è ciclisti professionisti. Ecco che allora è doveroso continuare ad attivarsi per trovare la giusta soluzione condivisibile dall‘intera comunità.
Certo, ovviamente esistono pure le metropolitane, mezzi pubblici che non essendo sottoposti al caos cittadino garantisce tempi rapidi per arrivare ovunque si voglia. Ma non tutte le città ne dispongono una. Insomma, vista l’eterogeneità della situazione, è giusto trovare una soluzione che coinvolga tutti indistintamente ed questo ciò che ha fatto il Parlamento Europeo.
L’organo ha stabilito che dal 2035 saranno vietate la vendita di auto nuove e mezzi a benzina e diesel, potendo acquistare solo i mezzi elettrici. Lo scopo di questa pronuncia comunitaria è quella di ridurre del 100% le emissioni che provengono dalle auto, ovviamente compiendo dei piccoli step. Sarà vietato acquistarle, ma chi le avrà da prima che entri in vigore tale legge potrà comunque usarle.
Le auto di seconda mano potranno essere acquistate anche successivamente in quanto mezzi non nuovi e quindi già presenti in circolazione. Ovviamente non mancheranno interventi mirati per spronare questi acquisti alla stregua della sostenibilità, magari aumentando il prezzo dei pezzi di ricambio e rendendo oneroso il mantenimento della macchina a benzina o diesel.
Con 340 voti a favore e 279 contrari, il Parlamento Europeo ha approvato tale accordo, spetta solo l’intervento da parte del Consiglio UE che dovrà approvare formalmente il testo, seguirà la pubblicazione in Gazzetta e la sua definitiva ufficializzazione. Piccoli step che renderanno il nostro pianeta un posto migliore, preoccupandoci così per le generazioni future.
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