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Sostenibilità

Auto elettriche, la ricarica E-gap conquista tutti: meno ansie e stress

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Con l’aumento delle iniziative ambientali volte alla sostenibilità, anche nel mondo delle auto cresce il mercato elettrico. Ma come ricaricare la propria auto senza timore di non trovare l’apposita colonnina? Ecco come interviene E-gap.

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Auto elettriche, cos’è la ricarica E-gap che sta conquistando tutti (Ecoo.it)

Che il cambiamento e il surriscaldamento globale siano arrivati ormai ad una soglia limite è un fatto riconosciuto. Così come a livello politico, economico e sociale i vari Paesi del mondo si stanno attivando per riuscire a dare la loro impronta più green all’ambiente, compresa l’Italia. In questo senso anche il settore dei trasporti si sta man mano convertendo al mondo elettrico, e le auto elettriche ne sono un esempio lampante.

L’auto elettrica non è altro che un veicolo con motore elettrico, a differenza di quello a combustione delle auto tradizionali, la cui fonte di energia è quella immagazzinata all’interno delle batterie ricaricabili. L’intento è quello di ridurre le emissioni di gas serra e CO2 che stanno avendo un impatto ambientale esorbitante. Va da sé, dunque, che anche il funzionamento dell’auto elettrica è diverso dai veicoli tradizionali.

La ricarica elettrica viene infatti effettuata da apposite colonnine e punti di ricarica presenti sui territori anche in città, che permettono di ridare l’energia che serve all’auto per poter ripartire. Ma quando queste non sono nei paraggi e c’è necessità di ricaricare la propria auto elettrica? E’ questa la domanda alla base di E-gap, il servizio che dona la soluzione a domicilio. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Quante auto elettriche ci sono in Italia

Auto elettriche e punti di ricarica: come funziona E-gap (Ecoo.it)

Il problema dell’inquinamento ambientale dato dalle emissioni di gas serra e di anidride carbonica può essere affrontato sotto molti punti di vista e in diversi settori, ma uno dei primi passi è quello di partire dai trasporti.

Secondo una recente analisi condotta dall’Agenzia Europea dell’Ambiente in Europa la circolazione stradale delle auto rappresenta circa il 71 % di emissione di anidride carbonica. Per questo il Parlamento Europeo ha approvato una delibera che vede dal 2035 la chiusura alla vendita per le auto inquinanti.

In questo senso, dunque, le auto elettriche rappresentano il futuro e i dati in Italia sono piuttosto incoraggianti. Secondo un report condotto da Motus-E, ovvero l’associazione che raccoglie gli operatori della filiera dell’auto elettrica, nel nostro Paese circolano quasi 200 mila auto elettriche.

I dati si riferiscono allo scorso giugno, registrando un aumento del quasi 32 %, rispetto al 2022, nei primi sei mesi di quest’anno con circa 32 mila immatricolazioni full electric. Per questo motivo, anche le colonnine di ricarica vedono incrementare il numero delle loro unità.

Quanti sono i punti di ricarica

Sempre a giugno 2023 sono stati calcolati più di 45 mila punti di ricarica per auto elettriche, di cui quasi 25 mila colonnine e più di 16mila location. Infatti soltanto nei primi sei mesi di quest’anno i charging points installati hanno raggiunto la cifra di 8438, con un aumento dell’80 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Se pensiamo che soltanto nel lasso di tempo tra aprile e giugno sono stati piazzati più di 4mila punti di ricarica, la crescita del mercato automobilistico elettrico è davvero notevole. Nel totale i dati di quest’anno confrontati con il 2022 portano ad una percentuale di sviluppo del 47 %.

E’ bene ricordare che soprattutto per le colonnine di ricarica, ognuna di queste ha due prese per poter caricare due auto in contemporanea.

Questo trend di crescita spiana così la strada al nostro Paese verso un futuro più elettrico, sebbene siamo ancora un passo indietro rispetto ai principali Paesi europei. In questo senso, infatti, nonostante i punti di ricarica stiano avendo un notevole aumento, c’è sempre la possibilità che non siano a portata di mano nel momento in cui ne abbiamo bisogno. Per questo motivo è nato E-gap, il servizio di ricarica a domicilio.

Cos’è e quanto costa E-gap: dove trovarlo

E-gap è un servizio rapido, mobile e on-demand. In qualunque momento è infatti possibile collegarsi all’apposita app e ricevere la ricarica per l’auto elettrica a distanza. Il servizio di E-gap nasce da un’idea del suo fondatore e presidente Eugenio De Blasio, il quale da forte sostenitore della mobilità elettrica si è posto la domanda cruciale di dove poter ricaricare l’auto in mancanza di un charging point.

E’ così dunque che nasce E-gap, un servizio che permette di prenotare attraverso l’app uno dei van, ovviamente elettrico, in modo da rifornire il veicolo dell’energia necessaria. Il servizio E-gap offre ricariche sia a corrente alternata che continua, in base alla propria vettura.

Una volta terminato il servizio, si procede al pagamento tramite carta di credito. Il costo di E-gap varia in base all’energia elettrica che si richiede, differenziandosi in ricarica small, medium e large.

La ricarica small, che dura 30 minuti ha un costo di 20 euro, quella medium dalla durata di 45 minuti costa 25 euro mentre la ricarica large della durata di 60 minuti prevede un prezzo di 30 euro. I piani tariffari possono ovviamente essere variabili in base alla carica ma anche in base ai tempi di arrivo del veicolo E-gap. I tempi di attesa possono variare dai 90 minuti alle 6 ore, ma in questo ultimo caso il costo della ricarica viene scalato di pochi euro.

Per ora il servizio E-gap è possibile trovarlo a Roma, Milano, Bologna, Verona, Trento, Torino e Brescia, ma sono già tanti i conducenti dell’auto elettrica che hanno provato il servizio dando feedback molto positivi. In particolar modo in molti hanno accolto il servizio di E-gap come un salva-ricarica, per non avere più ansie o timori di non trovare i punti di ricarica a portata di mano.

E-gap anche nelle principali capitali europee

Inoltre, l’avanguardia elettrica firmata E-gap è arrivata anche alle polizze assicurative con alcune compagnie che hanno già scelto di includere nel pacchetto delle polizze RC auto il servizio di ricarica on-demand. Una di queste è la compagnia trentina Itas Assicurazioni, ma a seguirla ci sono anche l’Assicoop Metropolitana di Bologna di UnipolSai.

Il progetto è infatti in continua espansione non soltanto in Italia ma anche nelle maggiori città dell’Europa costruendo così un sistema tentacolare di servizi e vantaggi per la mobilità elettrica. Già ora, infatti, il servizio è presente a Parigi, Madrid, Monaco, Berlino e prossimamente E-gap arriverà anche a Londra e Lisbona. Nel totale il retaggio europeo dovrebbe prevedere 500 città nei prossimi cinque anni.

Roberta Caiano

Figlia del Vesuvio dall'animo itinerante. Giornalista pubblicista per passione, escursionista di natura. Laureata in Teorie della comunicazione all'Università degli studi di Firenze, sono promotrice della sostenibilità e della bellezza in tutte le sue forme.

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