La discussione che sta animando il segmento delle auto elettriche statunitensi aveva inizialmente riguardato solo la Chevrolet Volt, ma si sta rapidamente ampliando anche nei confronti di altri veicoli ecologici. Il tema del dibattito è legato al surriscaldamento delle batterie dell’auto, talmente elevato da portare in sensibile ribasso le performance dell’intero veicolo elettrico.
In termini più precisi, i testi del Consumer Reports sostengono che l’autonomia della batteria della Chevrolet Volt si aggirerebbe tra le 23 e le 28 miglia in condizioni meteo piuttosto rigide, e ben al di sotto – pertanto – delle 40 miglia originariamente prospettate dalla compagnia.
Quanto sopra ha ovviamente scatenato una prevedibile serie di polemiche circa la convenienza nell’acquisto di una Volt, visto che costa circa 48 mila dollari (sui quali va applicato lo sconto di 7.500 dollari previsto dal beneficio fiscale federale), e pertanto quasi il doppio di una Toyota Prius.
I progettisti della Volt hanno cercato difesa sostenendo che i problemi sul surriscaldamento delle batterie sono comuni a tutte le auto. Di contro, i concorrenti principali si stanno portando avanti, smentendo tali affermazioni. E’ il caso di Ford Motor, che a proposito della sua Focus ha dichiarato come le condizioni climatiche non siano un problema per l’efficienza del veicolo.
Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane.