Chi utilizza per la prima volta un’auto elettrica, nota un’assenza prevalente: quella del tradizionale rumore del motore a combustione. Sembra tuttavia che questa assenza stia spiazzando ben più che qualche consumatore, che secondo quanto sostengono alcune recenti analisi, desidererebbero poter annoverare all’interno del proprio veicolo ecologico anche la possibilità di usufruire di un impatto sonoro più “tradizionale” rispetto ai nuovi modelli ecosostenibili.
Insomma, quello che – a ben vedere – si può considerare come un pregio (la silenziosità della vettura), a qualcuno proprio non sembra andare giù, tanto da rimpiangere i vecchi rombi dei motori, ben più inquinanti.
Ma attenzione, perché dietro questo “capriccio” vi sarebbe anche una motivazione molto più importante. Il rombo del motore di un’auto è infatti, sostanzialmente, un segnale di presenza fisica piuttosto efficace, ancorchè indubbiamente potenzialmente fastidioso.
Pertanto, non sono pochi i pedoni e i ciclisti che vedono con maggiore preoccupazione l’introduzione in massa di auto elettriche, difficilmente udibili rispetto alle “colleghe” più inquinanti.
Se questo scrupolo vi sembra eccessivo, vi basti pensare che qualche ricercatore americano sta mettendo a punto un sistema di segnalazione acustico di presenza da installare nelle auto elettriche, nell’attesa di (finora eventuali) disposizioni normative in merito.
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