Auto nel futuro: scopri con quali materiali saranno costruite

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Discarica (Foto da Canva) – Ecoo.it

 

L’azienda Magna International sta ideando la realizzazione di componenti di auto più sostenibili: cosa prevede il progetto.

Diverse aziende automobilistiche, ormai da anni, sono concentrate sull’obiettivo di ridurre le emissioni dei propri veicoli mettendo sul mercato mezzi elettrici o ibridi per cercare di salvaguardare il nostro Pianeta, considerando i danni dell’inquinamento.

Stesso discorso vale anche per i fornitori ed i produttori di componenti. Tra loro anche Magna International, società canadese che si occupa della produzione di parti di auto, furgoni e camion, che hanno annunciato delle novità che andranno a migliorare la sostenibilità dei propri prodotti.

Magna International, il progetto per realizzare componenti di auto più sostenibili

Ahmed El Ganzouri, direttore della sostenibilità di Magna International, ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando delle novità che riguarderanno la produzione delle componenti dell’azienda.

In prima battuta, come spiegato da El Ganzouri ai microfoni di Newsweek, gli ingegneri ed i progettisti di Magna stanno cercando di migliorare le varie parti delle automobili alleggerendole, ma anche riducendo il loro impatto ambientale. Per farlo, la società ha avviato una collaborazione con la startup israelian Ubq, progettando di procedere con la sostituzione delle componenti in plastica delle auto con il pellet derivante dai rifiuti gettati nelle discariche. Per produrre questo termoplastica omogenea, verranno usati rifiuti domestici non riciclabili, come bucce di banana o ossa di pollo. In tal modo, non sono si potranno riciclare i rifiuti delle discariche, ma si sostituirà la plastica producendo meno carbonio.

Per quanto riguarda il processo, ha parlato il direttore della scienza dei materiali di Magna, Parvinder Walia, il quale ha spiegato che i procedimenti utilizzati permettono di trasformare i rifiuti eterogenei in una termoplastica omogenea a base biologica, questa poi potrà essere mescolata con la plastica normale e successivamente pressata in qualsiasi forma.

Quali componenti realizzate?

Utilizzando questo processo si possono ottenere componenti delle vetture a basso impatto ambientale, come supporti per le portiere che ad oggi vengono ottenuti attraverso l’uso di polipropilene riempito di vetro al 30% e di una pressa, una procedura che ha un impatto ambientale negativo.

Impiegando, invece, il nuovo metodo si otterrà un supporto più sostenibile, ma anche più leggero ed un risparmio a livello economico. Questa, però, non sarà l’unica componente coinvolta nel progetto: si prevede di realizzare anche rivestimenti del tetto e dei braccioli e schienali dei sedili più attenti all’ambiente.

Marco Spartà

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