La giapponese Toyota, a causa di un disguido al pedale dell’acceleratore, ma anche ai freni per alcuni modelli, dovrà ritirare e richiamare 260mila auto ibride nella sola Italia. In totale, le auto sottoposte al richiamo da tutto il mondo saranno circa450mila: una cifra esagerata e che comporterà notevoli costi alla società, e diverse scocciature agli acquirenti. Di queste automobili coinvolte, si parla anche della più nota delle ibride Toyota Prius, ma anche la Toyota Lexus HS250h e la Toyota SAI non sono -purtroppo- esenti da questo sfortunato evento.
In particolare, per quel che concerne le Prius, le vetture tolte dal mercato europeo sono state 50mila. La causa riscontrata è stata individuata da un difetto al software del sistema dei freni che, come ha spiegato lo stesso colosso nipponico, porterà via 40 minuti per cambiare il sistema (e Toyota ha detto di aver effettuato dei test in merito). I provvedimenti intrapresi da Toyota rispondono alla logica aziendale: “tutelare i consumatori, che rappresentano la priorità“. Esempio dell’attenzione verso la clientela sono anche gli ecoincentivi fai-da-te proposti da Toyota.
Una nota della casa automobilistica giapponese fa sapere che “sono coinvolte circa 260 mila vetture. A partire da questa settimana saranno inviate ai clienti le lettere per prendere appuntamento presso il concessionario e sottoporre la propria auto ad un intervento di circa 30 minuti“. Prosegue parlando dei modelli Prius e spiegando che “in Italia le vetture coinvolte sono circa 2.500. Stiamo procedendo all’individuazione dei telai per informare tempestivamente i clienti. L’intervento in assistenza, relativo al sistema frenante dell’ABS ha una durata di circa 40 minuti“.
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