Stop alle auto in centro a Milano: quali strade saranno interessate dalla pedonalizzazione a partire dal primo semestre 2024.
La mobilità sostenibile è un tema che riguarda da vicino tutti gli italiani, non solo chi vive nelle grandi città: se infatti nelle metropoli del nostro Paese questo argomento interessa da vicino i cittadini, nel resto della Penisola in maniera indiretta tutti abbiamo a che fare con l’inquinamento ambientale, causato anche dai gas di scarico delle auto.
Per tale ragione, le novità previste riguardanti lo stop alle auto in centro a Milano, notizia lanciata dal sindaco del capoluogo meneghino, Beppe Sala, sono di interesse nazionale. La pedonalizzazione riguarda l’area del cosiddetto Quadrilatero della Moda.
Si tratta di una decisione che rappresenta un cambiamento significativo, eliminando un tabù di lunga data sulla viabilità e la mobilità privata a Milano. Peraltro, da anni la città si muove nella direzione della mobilità sostenibile e oggi il capoluogo meneghino è ad esempio in cima alle classifiche sull’eco mobilità in Italia. Basti pensare ad esempio che un quarto delle auto elettriche che circolano nel nostro Paese si muovono proprio a Milano.
Il capoluogo di Regione della Lombardia è oggi il più virtuoso tra i centri metropolitani italiani, sebbene il nostro Paese sia lontano dagli standard europei sulla mobilità sostenibile. In queste particolari classifiche, arretrano le città del Sud Italia, con Catania che a oggi risulta la città con indicatori del target sostenibile per la mobilità più bassi.
Evidentemente, da un punto di vista di mobilità sostenibile c’è ancora molto da fare anche a Milano e per tale ragione arriva questo stop alle auto in centro. Di seguito tratteremo:
La decisione sulla nuova pedonalizzazione nel centro di Milano riguarderà tutte le auto private, tranne quelle appartenenti ai residenti con garage o parcheggi in silos, mentre taxi, mezzi pubblici, Ncc e veicoli delle forze dell’ordine e sanitari avranno chiaramente delle deroghe e saranno autorizzati.
La pedonalizzazione del centro meneghino riguarderà – come già accennato – il Quadrilatero della Moda, zona di forte shopping, e coinvolgerà in particolare anche corso Giacomo Matteotti, via Case Rotte e via Alessandro Manzoni. Per il sindaco Sala, si tratta di una decisione coraggiosa ma necessaria, che punta così a fare di Milano una città pioniera della mobilità sostenibile anche a livello europeo.
Telecamere installate all’incrocio tra corso Venezia e via Senato controlleranno gli accessi e multeranno chi violerà le nuove norme. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre l’inquinamento e favorire mezzi di trasporto meno inquinanti, come i taxi e i mezzi pubblici. La scelta di localizzare l’area pedonale in una zona di forte shopping, stando alle parole di Sala, non sarà elitaria ma rappresenta un impegno per l’intera città.
Il modello che seguirà la città in questa scelta storica è lo stesso già in atto nelle zone B e C, e in generale nelle zone a traffico limitato. Non tutti sanno se con la loro auto possono entrare in alcune zone della città di Milano e per tale ragione sul sito del comune è disponibile un simulatore: basterà inserire la targa del proprio veicolo per capire se sia soggetto a limitazioni.
Le multe sono salate e sono stabilite tra 163 e 658 euro, inoltre per i recidivi – ovvero per chi trasgredisce lo stesso divieto per due volte in due anni – è prevista una pena accessoria come la sospensione della patente, che vale tra i 15 e i 30 giorni.
Per quanto riguarda la zona B, fino al 30 settembre 2025, sono ammessi autoveicoli per il trasporto persone con specifiche emissioni di benzina e diesel, mentre autobus e ciclomotori devono rispettare determinate norme. Ci sono poi restrizioni per alcuni tipi di veicoli che entreranno in vigore soltanto alla fine del 2030.
I veicoli che rispettano le norme Euro V e VI, o che utilizzano GPL, metano, bifuel, ibridi ed elettrici, possono sempre accedere alla zona B. Secondo alcuni dati, un quarto delle auto oggi in circolazione non può avere accesso a quest’area del comune meneghino, per tale ragione si invita sia a utilizzare il simulatore di cui si è parlato prima, sia a controllare il nostro libretto di circolazione.
Se la zona B comprende gran parte ormai del territorio comunale, particolarmente significativa è anche la zona C del capoluogo meneghino, che riguarda diverse strade del centro storico cittadino. Le norme sulla circolazione sono ancora più stringenti: la zona è attiva dal 2012 nei giorni feriali ed è controllata da 43 varchi con telecamere.
L’area nota come “Cerchia dei Bastioni” prevede anche che dal primo gennaio 2024 venga posto un limite di velocità di 30 km/h. L’accesso è sempre consentito a veicoli elettrici, ciclomotori, motoveicoli, veicoli privati diretti al pronto soccorso e alcuni veicoli ibridi specifici.
Altri veicoli possono avere accesso, ma devono pagare un ticket giornaliero che a partire dal 30 ottobre 2023, con alcune agevolazioni previste in particolare per i cittadini residenti. Esistono deroghe per alcune categorie di veicoli e situazioni specifiche: l’invito, per tale ragione, è a consultare sempre il sito del comune di Milano, prima di “avventurarsi” in città con un mezzo proprio.
Infine, le altre ZTL dei Navigli, dell’Arco della Pace, di Corso Garibaldi e di Via Paolo Sarpi a Milano sono sorvegliate da 3-7 telecamere ciascuna a ogni varco. A queste zone hanno accesso gli autoveicoli solo previo autorizzazione, mentre l’accesso a ciclomotori e motoveicoli è sempre consentito.
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