Il Codice della Strada è piuttosto complesso. Esiste una norma che limita l’utilizzo dell’aria condizionata in auto
L’automobile è il veicolo privato per eccellenza. A differenza di altri Paesi nord europei, dove lo sharing o i mezzi di trasporto pubblici vanno per la maggiore, in Italia gli automobilisti sono ancora legati al possesso di una o più vetture. Contemporaneamente l’Unione europea ha votato per l’abbattimento totale delle emissioni di Co2 da veicoli a scoppio entro il 2035. Questo significa che gli stati menbri, e l’Italia soprattutto, dovrà in futuro, e anche nel presente, impegnarsi a rinnovare il parco auto circolante. Un’impresa non semplice, che già ha messo in allarme le imprese automobilistiche.
Esistono numerosi incentivi auto, nuovamente disposti ogni anno, che però vengono esauriti in tempi troppo brevi per essere davvero efficaci. Gli ecoincentivi per l’acquisto di auto e veicoli elettrici sono senza dubbio un grande aiuto, ma è la cultura ecologica che deve essere rinforzata, per ribadire una volontà comune di cambiamento.
In questo clima europeo, anche a seguito della scarsità energetica, la Commissione ha varato delle indicazioni che poi ogni Paese recepisce in maniera differente. L’articolo 7 – bis del Codice della Strada, aggiunto al 7 che spiega le differenze tra sosta, arresto e fermata del veicolo, recita così: “7-bis. È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 223 a euro 444″.
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Quindi non è possibile, anche se fa caldo, tenere un veicolo in sosta con il motore acceso per attivare l’aria condizionata. Ovviamente se ci si trova in coda al casello autostradale la questione è differente. Quel caso si intende arresto temporaneo del veicolo. Mentre invece sosta viene definita come “la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente”.
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La sanzione amministrativa che in Italia raggiunge il tetto dei 444 euro in altri stati europei può anche essere più alta. Il problema è che questa norma è scarsamente conosciuta, sia dagli automobilisti che dalle forze dell’ordine che dovrebbero irrogare la sanzione. Non sono state registrate infatti in Italia multe alcune con la causale dell’aria condizionata accesa in auto durante la sosta del veicolo. L’utilizzo dell’aria condizionata all’interno di un bene privato quale è l’auto è sì un diritto di chiunque, tuttavia si deve sottostare alle regole del Codice della Strada per il rispetto del collettivo prima che dell’individuale.
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