Chi vuole coltivare l’avocado in casa lo può fare con un po’ di pollice verde, una buona dose di pazienza ed accuratezza. Le doti del giardiere perfetto
L’avocado ormai è uno dei frutti più utilizzati al livello internazionale. Al punto che per accontentare la domanda di avocado, le foreste amazzoniche vengono ulteriormente disboscate per lasciare spazio alla coltura intendiva di questo gustoso e nutriente frutto. Esso può essere mangiato in purezza, come condimento per l’insalata o altre pietanza. È l’ingrediente principale della famosa guacamole, e può essere utilizzato per la cottura di cibi al posto di olio o burro. È un frutto molto grasso. Tuttavia i grassi in esso contenuti sono di origine vegetale e molto nutrienti. Certo, non adatti ad una dieta ipocalorica, ma per tutto il resto sì.
Il problema dell’avocado, ocme accennato poc’anzi, è che non è propriamente un frutto ‘ecologico‘. La sua coltivazione intensiva depaupera le più grandi foreste tropicali. Dunque, per chi si fa problemi etici – ed anche salutistici – ad acquistare l’avocado, può scegliere di coltivarlo in casa. Non è un’operazione complicata, ma se si ha un po’ di pazienza e buona volontà può dare dei frutti davvero insperati.
Innanzitutto è essenziale che si muovano i primi passi. Ovviamente partendo dal seme di un avocado, che è piuttosto grande, di dimensioni maggiori di una noce. A quel punto si deve immergere in un barattolo pieno d’acqua, dopo averlo lavato accuratamente. Ma per far sì che il nocciolo non si carichi di troppa acqua, si infilano dei bastoncini a croce, o stella, da appoggiare sui bordi del barattolo per tenere il seme leggermente sospeso, e non completamente immerso nell’acqua.
Il seme immerso nel barattolo d’acqua deve essere posto in una zona soleggiata della casa. In un tempo che va dai 14 giorni minimo, a 30 giorni massimo, inizieranno a crearsi le radici. Quando avranno raggiunto la lunghezza di almeno 10 cm, il seme può essere trapiantato in vaso con terriccio universale. Dopo quattro settimane inizieranno a spuntare le foglie. E durante la primavera e l’estate l’irrigazione deve essere continua. L’avocado richiede grandi quentità di acqua.
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