San Sebastiano dei Marsi: avvistata nuovamente l’orsa Amarena, con tanto di due cuccioli al seguito. I passanti che hanno incrociato la predatrice, questa volta, hanno tenuto un comportamento esemplare.
L’ultimo avvistamento dell’esemplare più famoso del Parco Nazionale d’Abruzzo risaliva allo scorso maggio. In quell’occasione, l’orsa Amarena e i suoi cuccioli erano comparsi nei pressi di Scanno, ma la tranquillità degli animali, esattamente come tre anni prima, era stata minata dalla curiosità e dall’invadenza di abitanti e turisti, che col loro atteggiamento avevano finito per spaventare l’animale.
L’esemplare, che di tanto in tanto fa la propria comparsa all’interno dei paesini situati nel Parco Nazionale d’Abruzzo, non è mai stato approcciato nella maniera corretta dagli osservatori. Quest’ultimi, desiderosi di scattare una foto con l’orsa e di immortalarne il passaggio, hanno spesso costretto la predatrice a mettere in atto dei comportamenti rischiosi, che avrebbero potuto minare non solo la sua incolumità, ma anche quella dei suoi piccoli.
Di recente, si è verificato un ulteriore avvistamento della bellissima Amarena. Il contesto è la frazione di San Sebastiano dei Marsi del comune di Bisegna, nel cuore del Parco Nazionale della Maiella. È stato proprio qui che l’orsa, letteralmente spuntata da un vicolo assieme ai suoi cuccioli, ha offerto ai curiosi lo spettacolo della sua presenza.
Questa volta, fortunatamente, gli osservatori si sono comportati in modo impeccabile con l’animale. Vediamo di approfondire, a tal riguardo, quale debba essere la reazione di fronte al passaggio dell’orsa, e che cosa gli abitanti del Parco abruzzese avrebbero sbagliato in occasione dei precedenti avvistamenti.
Come già anticipato, non è la prima volta che l’esemplare cresciuto all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo viene incrociato mentre cammina tra i vicoli dei paesini della zona. Nel 2020 avvenne uno dei primi avvistamenti, a cui fece seguito quello verificatosi solamente qualche mese fa, nel maggio 2023. In quest’ultima occasione, passanti e curiosi non avevano mancato di braccare l’orsa da ogni lato, nel tentativo di scattare una foto ricordo con lei.
Un simile comportamento, come più volte puntualizzato dagli esperti del settore, è del tutto deleterio non solo per l’incolumità dell’orsa, ma persino per quella dei suoi stessi piccoli. L’animale, che percepirebbe gli osservatori come una minaccia per la sua prole, verrebbe spinto a mettere in atto comportamenti che non attuerebbe mai di sua spontanea volontà.
Solamente lo scorso gennaio, a tal proposito, il Parco Nazionale della Maiella veniva colpito da un’immane tragedia. Uno dei cuccioli di Amarena, Juan Carrito, morì dopo esser stato investito da un’auto, proprio mentre si trovava ad attraversare la Statale 17. L’orsetto, che aveva sviluppato fin troppa confidenza con quell’ambiente così pullulante di esseri umani, non sarebbe mai stato in grado di captare la portata dei pericoli che le strade inevitabilmente nascondono.
Fu proprio a partire da quel momento che venne sollevata la “questione dell’orsa Amarena”. Come fare per tutelare l’incolumità dell’animale e dei suoi cuccioli, evitando che la sovraesposizione mediatica continui ad attirare curiosi, fotografi e reporter da ogni parte d’Italia? Attraverso una campagna di sensibilizzazione a dir poco mastodontica, finalmente, si sarebbe riusciti ad ottenere – forse per la prima volta – una corretta reazione da parte dei presenti.
Forse per la prima volta da quando l’esemplare ha acquisito notorietà, si è assistito ad una reazione corretta da parte di osservatori e curiosi che si sono ritrovati a pochi centimetri dall’orsa Amarena. L’animale è stato incrociato mentre passeggiava tra i vicoli di San Sebastiano dei Marsi (Bisegna), nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. A differenza di quanto accaduto lo scorso maggio, questa volta le persone presenti non hanno neanche tentato di avvicinarsi all’esemplare.
Al contrario, turisti e curiosi hanno atteso pazientemente che l’orsa, dopo aver fatto un giro di perlustrazione, superasse la frazione con tanto di figli al seguito. Ovviamente, gli osservatori non si sono lasciati sfuggire la possibilità di scattare qualche foto o video alla predatrice, che suscita sempre parecchio fascino tra le folle. Perlomeno, però, curiosi e turisti hanno avuto l’accortezza di tenersi a debita distanza dall’orsa, che ha così potuto proseguire il suo cammino indisturbata, senza alcun tipo di pressione.
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