A cura di Gianluca Rini
Il baby panda di Tokyo, nato da poco, non è riuscito a sopravvivere. Infatti, nonostante abbia ricevuto tantissime cure, è stato stroncato da una polmonite. Della sua morte si sono accorti gli addetti dello zoo Ueno di Tokyo. Il piccolo panda era stato sdraiato sulla pancia della madre. Tutti pensavano che dormisse, invece era venuto a mancare. Gli sono stati praticati dei trattamenti d’urgenza, ma non sono serviti a nulla. E’ finita così la vita di questo cucciolo di panda, che pesava poco più di 100 grammi.
I genitori del baby panda sono stati concessi dalla Cina, che li ha “affittati” al Giappone al costo di circa 800.000 euro l’anno. La nascita del piccolo panda era stata la prima dopo 24 anni nello zoo Ueno.
Soltanto infatti nel 1988 sono nati tre cuccioli attraverso l’inseminazione artificiale. La nascita del cucciolo di panda morto è invece stata naturale. La nascita del panda, avvenuta lo scorso 5 luglio, era stata accolta da tutti con grande gioia.
Lo stesso portavoce del ministro degli Esteri cinese aveva dichiarato che i panda giganti sono messaggeri di amicizia. D’altronde è da considerare che i panda giganti costituiscono una specie in via di estinzione, ecco perché sono considerati un vero e proprio patrimonio da salvaguardare in nome della biodiversità.
I genitori del cucciolo sono arrivati dalla Cina in Giappone nel febbraio 2011 e la vicenda aveva suscitato anche uno scontro con il Governo cinese in seguito alla provocazione del nazionalista Shintaro Ishihara, che aveva proposto di chiamare i due panda con un riferimento esplicito alle isole Senkaku, contese fra la Cina e il Giappone, nel mar Cinese orientale.