Bacche rosse delle rose, come puoi utilizzarle

A fine fioritura le rose producono una specie di bacca, o falso frutto, di colore prima verde e poi rosso. Come servirsene?

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Cinorrodo – foto da pixabay – ecoo.it

Conclusa la stagione di fioritura, laddove prima era il fiore, la rosa lascia spazio ai cosiddetti cinorrodi, protuberanze a forma di bacca che dal colore verde acerbo mano a mano diventano rosse. Cosa sono questi “cinorrodi”? I cinorrodi, conosciuti anche come “falsi frutti” della rosa, sono delle bacche all’interno delle quali i semi della rosa giungono a maturazione. Quanti semi sono contenuti in un cinorrodo?

Non esiste una regola, alcune bacche ne hanno almeno una dozzina al loro interno, altre solo una manciata. Se sei un amante delle rose devi sapere che puoi riutilizzare il cinorrodo per produrne di nuove. Quando raccoglierlo? Il miglior modo per capire quando i semi contenuti nella bacca sono maturi è guardarne il colore della stessa: quando rossiccia sarà matura per essere raccolta. Ma vediamo come impiegare nello specifico questo falso frutto per produrre nuove rose.

Bacche rosse delle rose: una scoperta incredibile per gli amanti del fiore

Sei un appassionato del gardening e le rose sono fra i tuoi fiori preferiti? Sapevi di avere a disposizione una fonte pressoché infinta per la loro riproduzione? Ti basterà cogliere il cinorrodo al momento giusto e utilizzarne i semi contenuti all’interno. Fa attenzione però: se raccoglierai il cinorrodo ancora verde, ti ritroverai con dei semi acerbi e, quindi, inutilizzabili. Altra cosa a cui prestare attenzione sarà la potatura: non potare la rosa a seguito della fioritura altrimenti non potrà formare la bacca.

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Rosa selvatica – foto da pixabay – ecoo.it

Ma vediamo come procedere una volta che i cinorrodi saranno maturi. Serviti di una lama ben disinfettata e preleva tutti i falsi frutti. Incidi di seguito la bacca dalla cima verso il fondo in modo da aprirla e poterne estrarre i semi. La prossima operazione da compiere consiste nella riattivazione dei semi. Come fare? I semi della rosa hanno bisogno di temperature basse per inizia la fase della germinazione.

Cinorrodi: il segreto per avere rose all’infinito a partire da un fiore

Per iniziare i fiori di rosa alla germinazione sarà necessario, oltre alla bassa temperatura, anche un buon tasso di umidità. Il processo in grado di interrompere lo stato di dormienza del seme è chiamato vernalizzazione e può essere riprodotto direttamente per mano tua. Procurati dei fazzoletti di stoffa o della carta assorbente, procedi inumidendoli per bene. Riponi i semi nella carta inumidita e chiudili al suo interno.

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Rosa di natale – foto da pixabay – ecoo.it

Posiziona poi il fazzoletto umido in frigo dopo averlo chiuso in un sacchetto di plastica, qui dovrà stare per almeno due mesi. Controlla periodicamente il sacchetto di modo da prevenire la formazione di muffe o che la carta si asciughi troppo (in tal caso inumidiscila nuovamente). Il prossimo passaggio consiste nella piantumazione dei semi. Quando è il momento adatto per piantarli? Quando avranno formato piccole radici.

Pianta i semi della rosa riattivati: tutti i passaggi da seguire

I semi vernalizzati passeranno alla fase di germinazione producendo delle piccole radicette. A questo punto potranno essere pintati, sì, ma dove? Prepara una miscela di torba mischiata a pochissimo terriccio. Sistema il terreno in piccoli vasi e crea un piccolo solco all’interno della terra di modo da creare una rientranza di pochi cm che ospiterà il seme.

Inserisci i semi e ricoprili senza compattarvi sopra la terra ma lasciandola cadere sul seme di modo che resti ariosa. Inumidisci il terriccio periodicamente e riponi il vasetto in un sacchetto di plastica come a ricreare una piccola serra. Posiziona il vasetto in un luogo luminoso ma lontano dai raggi diretti del sole, dopo qualche settimana spunteranno i primi germogli.

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