Gli scienziati lo hanno annuciato chiedendo ai governi di fare qualcosa per salvare la balena di Rice, decimata dopo il disastro della Deepwater Horizon
È considerato probabilmente il disastro ambientale più dannoso di tutti i tempi. Nellìaprile 2010, un’eplosione causata da un incendio sulla piattaforma petrolifera di perforazione “Deepwater Orizon” ha causato lo sversamento in mare tra i 3 e i 5 milioni di barili di petrolio, ovvero tra i 506 e gli 868 milioni di litri che, convertiti con un fattore di 0,920 che rappresenta in media il peso specifico del greggio, sono dalle 460.000 alle 800.000 tonnellate. Con un alto prezzo in termini ambientali e di vite umane. Infatti 11 operai sono rimasti uccisi sul momento, e 17 sono rimasti feriti.
Purtroppo il danno maggiore lo ha ricevuto la flora e la fauna del Golfo del Messico, per poi ampliarsi in tutta la zona. Ed è a causa di questo disastro ambientale, responsabilità umana nell’avidità dell’estrazione del greggio, che la balena di Rice, una specie molto particolare, è in via di estinzione.
Balena Rice, la scoperta e la tutela necessaria
La scoperta è nata da un esemplare trovato morto nel 2021 su una spiaggia. Gli scienziati lo hanno studiato, e pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista Marine Mammal Science. La carcassa ritrovata era geneticamente diversa dalle balene di Bryde. La confusione tra i due esemplari veniva dall’aspetto, anche se la balena di Rice può pesare fino a 30 tonnellate, arriva ai tredici metri di lunghezza e probabilmente ai 60 anni d’età. Una delle sue caratteristiche comportamentali e fisiologiche fondamentali è che la balena di Rice riesce ad avere una gamma molto ampia di repertori vocali.
I suoni delle balene sono tra le cose più commoventi che esistano. Il mammifero non solo comunica attraverso i suoni in modo complesso, ma riesce anche a riprodurli. Uno studio giapponese ha mostrato come le balena, ascoltando delle melodie di musica classica, ne riuscissero a riprodurre il motivo.
A quanto pare al mondo sono rimaste solo 51 balene di Rice, in continua minaccia per il traffico navale, le industrie petrolifere, gli attrezzi da pesca abbandonati, il bracconaggio. Così ad un anno dalla sua scoperta la balena di Rice è già nellaLista Rossa delle Specie Minacciate dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Oltre 100 scienziati marini hanno firmato una lettera aperta destinata all’amministrazione Biden affinché intraprenda un’azione significativa per proteggere questa specie ponendo fine all’esplorazione di petrolio e gas nell’area.