Trova qualcosa in spiaggia e scopre poi che sono i resti di uno squalo ritenuto estinto: succede a un bambino di appena 12 anni.
Giocare in spiaggia e notare che una “pietra dall’aspetto strano” si trova proprio davanti ai tuoi occhi: raccoglierla e portarla a far vedere ai tuoi genitori. Che si incuriosiscono e fanno delle ricerche, finché l’esperto di turno non svela il mistero. Quella strana pietra non era altro che il dente di uno squalo preistorico. Protagonista di questa incredibile vicenda è un bambino di appena 12 anni, che vive nel Suffolk, nello specifico a Clacton-on-Sea.
A confermare che la scoperta fatta dal ragazzino era davvero molto interessante è stato un esperto di squali, il professor Ben Garrod, il quale ha sottolineato come questi resti appartenevano a un esemplare di Otodus Obliquus, “uno dei primi super predatori” che hanno dominato per secoli i mari di tutto il mondo. Si tratta di una scoperta eccezionale, che avviene mentre è in corso un dibattito ampio sulle specie marine in via di estinzione.
Molte di queste specie vivono proprio nel Mar Mediterraneo, dove a oggi si contano ben 48 specie di squali, quindici dei quali vengono ritenuti pericolosi per l’uomo. Molte di queste specie, compresa la verdesca che è considerata innocua, vengono ritenute in via di estinzione.
Proprio a proposito di squali in via di estinzione nel Mediterraneo, è di questi giorni la denuncia fatta dall’associazione ambientalista tunisina Houtiyat, che in un video pubblicato sui social ha mostrato la terribile sorte di uno squalo bianco femmina, catturato per sbaglio da alcuni pescatori che anziché rilasciarlo in mare – in quanto specie a rischio – lo hanno ucciso e sventrato in maniera crudele.
Lo squalo estinto, i cui resti sono stati trovati dal dodicenne, ha un nome scientifico che significa “denti come un orecchio”. Stando a quanto afferma Garrod, che è biologo evoluzionista presso l’Università dell’East Anglia ed è spesso protagonista come ospite in trasmissioni televisive, si tratta di misteriose creature dei mari che vissero tra i 40 e i 60 milioni di anni fa e crescevano fino a 10 metri di lunghezza.
La scoperta fatta dal ragazzino in maniera del tutto casuale ha dunque dell’incredibile e lo stesso 12enne, che è al settimo cielo per essere diventato paleontologo per caso, ha raccontato un po’ quello che è accaduto e che rende il ritrovamento ancora più suggestivo. “Stavo scavando e qualcosa mi è venuto in mente. Ho pensato ‘oh mio Dio, quello è un dente'”, ha detto il 12enne interpellato sull’episodio.
Il bambino ha detto di sentirsi fortunato ad aver scoperto il dente di squalo preistorico e da parte sua il professor Garrod ha suggerito lui di preservare quel ritrovamento fatto in maniera molto oculata. In particolare, gli ha consigliato di metterlo in una miscela di acqua e colla vinilica.
Infatti, fuori dal suo ambiente e soprattutto tra le mura domestiche, il dente arrivato fino a noi potrebbe essiccarsi e spezzarsi. Ora il 12enne, sull’onda dell’entusiasmo, si pone un nuovo incredibile obiettivo: vuole trovare un dente o comunque dei resti del temibile e anche lui estinto squalo megalodonte.
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