In Australia stata appena approvata la produzione di una banana geneticamente modificata per resistere all’attacco dei funghi mortali
Modificazione genetica sì o no? Questa volta il dilemma riguarda il settore alimentare. Nello specifico il settore di produzione di frutta esotica. Anche se ormai si trova sulle tavole italiane da numerosi decenni, la banana è a tutti gli effetti una specie importata. Non si deve dimenticare che esistono oltre 300 tipologie di banane in tutto il mondo.
Quella specifica della modifica genetica è la banana Cavendish, la più utilizzata e esportata. La tipica banana gialla con dei filamenti nerastri, che siamo abituati a trovare nei supermercati. La testimonianza dell’importazione massiccia della banana è data dal fatto che spesso sui banchi si trovano dei frutti verdi, che poi maturano non sulla pianta ma nel supermercato stesso, oppure a casa. Il dilemma della modificazione genetica riguarderà il prossimo passo. Per adesso L’Australia ha approvato la sperimentazione.
Si parla ancora di una fase iniziale. Dalla messa a punto della sperimentazione, fino all’arrivo nei banchi dei supermercati europei, probabilmente ci vorrà un po’ di tempo. Ed anche numerose pratiche burocratiche, a volte a garantire la sicurezza alimentare per l’essere umano ed anche la tutela della biodiversità. Il progetto di banana geneticamente modificata, messa a punto da un’azienda australiana, è stato impostato per rendere questo frutto completamente resistente a i parassiti ed ai funghi mortali, che ogni anno fanno perdere una percentuale piuttosto alta della coltivazione di questo frutto.
Questo della banana è un altro spunto per trattare un tema piuttosto in auge, anche se trasversalmente, negli ultimi anni. Si parte dalle specie geneticamente modificate per diventare prodotti alimentari, fino alla modificazione genetica dell’essere umano stesso. Il problema della banana in questione, che è il medesimo per gli altri prodotti, è che non è facile prevedere le conseguenze su l’impatto di un prodotto alimentare sulla salute dei consumatori. Neanche gli stessi inventori possono averne la certezza. Inoltre una specie geneticamente modificata, con la sua resistenza ai parassiti, altera necessariamente l’equilibrio dell’ecosistema in cui si trova. Con conseguenze imprevedibili e probabilmente negative per la biodiversità dell’area in questione.
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