Esistono diversi falsi miti rispetto alla banana, in particolare alla presunta tossicità dell’estremità nera. Cosa c’è di vero e cosa no
la banana è un frutto tropicale, che in Italia si trova 365 giorni all’anno. Purtroppo molte coltivazioni intensive rovinano le proprietà incredibili di questo frutto con massiccia presenza di pesticidi. Se così non fosse, la banana è uno dei frutti più ricchi di vitamine, fibre, sali minerali. C’è presenza di magnesio, fosforo, ferro e rame. Proprietà antiossidanti. L’indice glicemico è molto basso, e questo frutto è ricco di flavonoidi, come la quercetina, miricetina, kaempferolo e cianidina. Sia la buccia che il frutto contengono serotonina, dopamina e carotenoidi. tutte queste sostanze nutritive contribuiscono a migliorare non poco la salute psico fisica del corpo umano. Tuttavia un massiccio consumo di banane è sconsigliato per le diete ipocaloriche.
Chi mangia la banana da sempre, quando nota l’estremità con la punta nera istintivamente la rimuove, così come le parti annerite. Questo non è solo per il sospetto che le parti nere siano marce, ma perché dagli anni Novanta del Novecento, si sono diffusi dei falsi miti sulle parti nere della banana, che hanno continuato a circolare nella cultura popolare senza reale apporto scientifico.
Banana con estremità nera, la falsa minaccia
Questo falsa credenza collettiva nasce dagli Stati Uniti negli anni Novanta del secolo scorso. Il colore nero evidentemente ha creato una leggenda metropolitana secondo cui sarebbe cancerogeno, ricco di parassiti e pesticidi.
Ed anche se in molti non hanno avuto esattamente questa informazione, di certo hanno sentito i genitori o i nonni dire di eliminare le parti nere della banana prima di mangiarla.
Cosa che invece è assolutamente innocua. Anche le macchie nere presenti all’estremità non comportano alcun pericolo. Sono solo indice del fatto che il frutto è più maturo, dunque più morbido e zuccherino.
Le macchie nere, da cosa derivano
L’estremità superiore nera della banana è causata dall’apice calicino del fiore non caduto durante la raccolta. Dunque nulla di tossico o cancerogeno. Le macchie nere lungo il frutto sono sono frutto di una maggiore maturazione, dunque innocue e con maggiore presenza zuccherina. Ed è sfatata la leggenda metropolitana.