Tra i banchi del supermercato è possibile trovare un prodotto sbucciato e confenzionato nella plastica. Ovvero le banane. Un vero e proprio spreco
La pigrizia è uno sette peccati capitali. Per qualcuno è un qualcosa da cui fuggire, per altri è uno stile di vita. Ci sono molte cose da dire su questo atteggiamento. Ma se interrogate un pigro su questo suo aspetto peculiare questo vi risponderà che questo è il modo migliore per fare qualcosa nel miglior modo possibile senza spendere troppe energie.
Ma se la pigrizia cerca di conservare quanta più energia possibile, il mercato giorno dopo giorno sta cercando in tutti i modi di semplificare il più possibile la vita. Infatti tra i banconi dei supermercati è sempre più frequente trovare alimenti già sbucciati e confezionati: uova sode, meloni tagliati, arance a spicchi. Ma negli ultimi giorni hanno iniziato a fare capolino anche le banane sbucciate e confezionate.
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Viene spontaneo chiedersi a cosa serva davvero avere delle banane già sbucciate e confezionate nella plastica. Questo frutto, oltre ad essere tra i più facili da sbucciare, hanno nella buccia la loro forza. Questi infatti riescono a preservarli da botte, batteri conservandoli perfettamente.
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Un fenomeno (inutile) diffuso in tutto il mondo. Basta aprire un qualsivoglia social network e verrete invasi di fotografie di banane sbucciate e confezionate come vedete nel post qui sotto:
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Si tratta di un problema globale da non sottovalutare visto i danni che la plastica può arrecare all’ambiente se non smaltita nel modo corretto. I più non si può citare l’inutile quantità di plastica generata e l’ingombor. Senza dimenticare che si tratta di un’evoluzione della vendita di questo frutto già tagliato in alcuni bicchieri di plastica per renderli mangiabili anche durante una passeggiata.
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Inoltre non si può dimenticare che mentre in Italia si iniziano a vendere le banane sbucciate e confezionate, Spagna e Francia stanno dichiarando guerra gli imballaggi in plastica. Tanto che prossimamente sarà vietato vendere queste confezioni altamente inquinanti. La sostenibilità ambientale, d’altronde, passa per il packaging.
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