Il Dipartimento Regionale dell’Agricoltura ha pubblicato un bando per migliorare la qualità dell’agricoltura. I fondi privilegiano i giovani imprenditori.
Il settore agricolo è sempre stato uno dei motori economici italiani. Il belpaese, pieno di sole ed acqua, vive la fama dell’eccellenza del made in Italy, che spazia dalle materie prime quali d’olio d’oliva, per arrivare al vino di qualità. Tutti prodotti che se coltivati e lavorati con cura, riportano l’Italia nell’Olimpo dei produttori su scala mondiale. Purtroppo i settori di questo tipo, che avvantaggerebbero per questioni microclimatiche il Mezzogiorno, sono stati spesso inficiati dalle azioni della criminalità organizzata, che guarda principalmente al profitto e non alla qualità.
Ed anche la globalizzazione non ha aiutato la promozione dei prodotti locali. In Sicilia si mangiano arance coltivate in Spagna, e la produzione regionale finisce nel commercio internazionale. Per fortuna il principio del Km zero sta tornando come valore, anche se ancora poco diffuso. Questo bando per alcuni fondi destinati ai giovani imprenditori agricoli, potrebbe risollevare le sorti di un territorio ricco di materie prime, ma poco valorizzate.
Bando per l’agricoltura: la Regione che ne può beneficiare
La Sicilia sarà protagonista di questo bando di concorso finalizzato alla creazione di nuove imprese agricole, privilegiando i giovani. L’assessore regionale Luca Sammartino, parlando di questo piano futuro, afferma che “già oggi molti giovani imprenditori agricoli stanno fornendo il loro contributo alla crescita del valore delle produzioni siciliane con il loro patrimonio di idee, di competenze, di capacità innovativa, consentendo alla nostra agricoltura, forte di una qualità media che non ha eguali, di essere sempre più competitiva nei mercati nazionali e internazionali“.
Il fondo da 267 milioni di euro non è destinato solo alle imprese agricole, ma anche al miglioramento delle infrastrutture e delle strade. Nello specifico, sono stati stanziati 70 milioni di euro per agevolare l’insediamento nel territorio di giovani agricoltori, di età compresa tra i 18 ed i 40 anni.
20 milioni di euro per gli agricoltori di età compresa tra i 41 ed i 60 anni; 28 milioni per la diversificazione rurale, di modo che ne facciano parte agricoltori, attività turistiche, didattiche ed educative, ed impianti per la trasformazione dei prodotti agricoli. 65 milioni di euro sono destinati a migliorare la mobilità e la viabilità delle aree rurali; 76 milioni di euro per migliorare lo sviluppo rurale.
Le politiche sostenibili
Abbiamo ripetuto più volte quanto il concetto di sostenibilità sia più ampio dei confini che spesso gli vengono attribuiti. La sostenibilità non è solo assenza di pesticidi o di Ogm, ma si allarga anche al campo dei diritti umani e della garanzia di una qualità di vita ‘sostenibile’. In questo ambito non si può tralasciare il miglioramento e la riqualificazione delle attività locali, garantendo non solo cibo sano, ma anche dei progetti finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione lavorativa e sociale.