Rendere le città più verdi è ormai una necessità da non trascurare e questo progetto per un orto urbano in questa città del nord Italia ha a che fare proprio con la sostenibilità.
Avevate mai pensato di diventare agricoltori urbani? E di dar vita a un orto urbano di cui prendersi cura e in cui seminare frutta e ortaggi? Nel mese di marzo, con l’arrivo della primavera, la natura rinasce e spesso anche la voglia di dedicarsi al giardinaggio torna a farsi sentire. Così come la necessità di rendere le nostre città più verdi, soprattutto quelle in cui i tassi di inquinamento sono preoccupanti.
Alcuni esempi possono essere Taranto in Puglia, Terni in Umbria o Torino in Piemonte. Ed è proprio nel capoluogo piemontese che il progetto AgroBarriera, avviato da RETE Ong nel 2015 in risposta al Bando Coltiva Barriera promosso dal Comitato Urban, sta portando avanti un’opera di miglioramento del quartiere Barriera di Milano. In particolare dell’Area del Boschetto, che negli ultimi anni si è trasformata in uno spazio multifunzionale messo a disposizione dei cittadini.
Chi l’ha detto, dunque, che Torino è una città grigia e senza verde? Ad oggi il Boschetto è diventato un punto focale del quartiere, ove i concetti di inclusività, condivisione, educazione e crescita la fanno da padroni. Un nuovo bando pubblicato da RETE Ong, inoltre, sta puntando ora a rendere l’area ancora più verde, tramite la realizzazione di orti urbani.
Nel bando, destinato ai residenti della Circoscrizione 6 di Torino, si punta a individuare 20 cittadini a cui affidare altrettanti appezzamenti di terra da 20 metri quadrati ciascuno ove realizzare degli orti urbani. I vincitori avranno a disposizione accesso alle risorse idriche, ai materiali e alle attrezzature per la coltivazione e la manutenzione degli appezzamenti di terra.
L’orto sarà affidato ai vincitori del bando per una durata di 5 anni, a canone mensile di 10 euro al mese che scende a 5 euro per coloro che hanno un ISEE inferiore a 8mila euro. Le categorie preferenziali a cui verranno affidati gli appezzamenti sono: donne, disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 50%, cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno o rifugiati, genitori con figli a carico di meno di 10 anni e giovani tra i 18 e i 29 anni. La data di scadenza per partecipare al bando è fissata al 30 marzo 2023.
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