Parco Agrisolare e tutti gli incentivi provenienti dai fondi del Pnrr: vediamo insieme le novità e le specifiche, scadenze e tetti di spesa
La transizione energetica ha stimolato tutti i paesi a predisporre molte strategie a favore della svolta green nei settori economici. La produzione di energia elettrica viene rimodulata attraverso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, con il progressivo abbandono dei combustibili fossili. Obbiettivo primario raggiungere la decarbonizzazione del Pianeta entro il 2050, riducendo quanto più possibile le emissioni di CO2 nell’atmosfera, riscaldamento globale e crisi climatica. Dotare quanti più settori possibili con fotovoltaico, eolico, idroelettrico e geotermico in modo da ridefinire l’economia mondiale.
Per dare linfa vitale a tutti i settori in Italia sono previsti i fondi del PNRR che comporranno gli incentivi pensati dal governo a supporto di molte attività proprio nel loro passaggio alla produzione di energia green. Lo sviluppo e l’implementazione delle nuove tecnologie è sul piatto di ogni impresa e il loro avanzamento in tutti gli ambiti deve essere sostenuto anche attraverso politiche e misure governative. Uno dei settori che beneficerà di tali agevolazioni è quello dell’agricoltura, con bandi e incentivi ad hoc. L’interesse si è capillarizzato tra gli imprenditori agricoli in modo da farsi trovare pronti ad investire nel rinnovamento energetico.
Le imprese agricole sono in prima linea nell’ affrontare il passaggio cruciale alle nuove tecnologie di produzione di energia elettrica pulita e all’adeguamento dei propri impianti produttivi alla transizione energetica in atto. Sul tavolo il secondo bando Parco Agrisolare con alcune novità da sottolineare. Si parla dunque di incentivi per le aziende di produzione agricola, zootecnica e agroindustriale, che potranno installare sui propri edifici nuovi impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per i mezzi di lavoro agricoli. A disposizione 1 miliardo di euro, per la maggior parte a favore della produzione primaria.
La riqualificazione energetica delle strutture produttive è il primo punto all’ordine del giorno con una delle principali novità che vede l’aumento degli aiuti all’80%. Altro tassello innovativo è l’introduzione dell‘autoconsumo condiviso, concretizzabile attraverso l’aggregazione in comunità energetiche rinnovabili. Si alza anche il livello di soglia di potenza massima a 1000 kWp per ciascun impianto. Tetto massimo di spesa più che raddoppiato nel nuovo limite di 100mila euro per i sistemi di accumulo, mentre per quelli di ricarica si attestano i 30mila euro di limite massimo di spese. Per un totale di tetto di spesa massimo per beneficiario di 2,33 milioni di euro.
Modalità di trasmissione delle domande la Piattaforma informatica del GSE, su cui potranno essere presentate dalle 12.00 del 12 settembre alle 12.00 del 12 ottobre 2023. Secondo gli esperti del settore l’interesse e l’adesione che si sono rilevati sono ben al di sopra delle risorse messe in campo e Confgricoltura è già pronta a riprogrammare nuovi incentivi che vadano a comare il gap che si produrrà in vista delle numerose domande che perverranno, in modo di poter rispondere adeguatamente alle richieste dell’Europa e del settore agricolo italiano.
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