Bangladesh, 18 decessi a causa di fulmini in solamente 48 ore: come comportarsi di fronte ad eventi meteorologici di tale portata
Una notizia che non manca di lasciare attoniti, quella che arriva direttamente dal Bangladesh, Paese del sud-asiatico situato ad est dell’India, sul Golfo del Bengala. Nelle giornate di martedì 23 maggio e mercoledì 24 maggio – in a malapena 48 ore, dunque – ben 18 persone sono decedute a causa di fulmini che hanno colpito il territorio del Bangladesh, seppur in circostanze che avevano ben poco a che vedere l’una con l’altra.
Altrettanto consistente è il numero dei feriti riscontrati nei 10 distretti del Paese interessati dal fenomeno: Patuankhali, Cox’s Bazar, Naogaon, Narsingdi, Kurigram, Brahmanbaria, Sunamganj, Netrakona e Chandpur. Il Governo, nei giorni successivi all’accaduto, ha riferito di essersi messo in contatto con gli esperti del settore per comprendere come mai simili eventi meteorologici – che pur si riscontrano di frequente nel Paese – abbiano provocato un numero di morti a tratti inspiegabile. Nel frattempo, si lavora ad una campagna di sensibilizzazione volta ad illustrare ai cittadini i corretti comportamenti da tenere in caso di fulmini.
In a malapena 48 ore sono state registrate ben 18 morti per fulmini in 10 dei 64 distretti in cui è suddiviso il Bangladesh, per non parlare del numero a dir poco impressionante di feriti. Un bilancio sicuramente straordinario, quello verificatosi nel Paese, che pur sarebbe abituato a doversela periodicamente vedere con i fulmini. Le frequenti tempeste che si abbattono sul territorio, specialmente nei mesi tra marzo e giugno, portano con sé tutte le conseguenze e gli eventi meteorologici del caso.
Le autorità hanno confermato di essere già al lavoro per stabilire “il motivo per cui le morti siano state più alte” rispetto al solito. Nel frattempo, si procede con una campagna di sensibilizzazione che mira a spiegare ai cittadini quali siano i corretti comportamenti da tenere in caso di fulmini. Regole che, ovviamente, valgono per le persone di qualunque parte del mondo, senza distinzioni di territorialità.
Vi avevamo già illustrato, in passato, il rischio che correreste nel caso in cui, nel bel mezzo di una tempesta, decideste di mettervi in movimento utilizzando una bicicletta. Quest’ultimo mezzo, infatti, è costituito da svariate componenti in metallo che rappresentano una vera e propria calamita per i fulmini. Ma i corretti comportamenti da adottare in caso di forti temporali, in realtà, sono ben più numerosi di quel che avete sempre immaginato.
La prima regola, in caso di forti tempeste, è di non sostare mai nei pressi di alberi isolati (specie se particolarmente alti), così come di tralicci dell’alta tensione o di pali: tutti elementi che attirano i fulmini al pari di una vera e propria calamita. Se si è all’aperto e si è in gruppo, il comportamento migliore è proprio quello di sparpagliarsi, onde evitare che la scarica elettrica si propaghi tra le persone.
Sempre nel caso in cui si venga colti da un forte temporale, un’ottima soluzione è proprio quella di ripararsi all’interno dell’automobile. In alternativa, se non si ha un mezzo a disposizione nelle vicinanze, occorre accovacciarsi in posizione di sicurezza (ginocchia e piedi uniti, con testa abbassata verso il corpo), ma non prima di essersi tolti chiavi, bracciali e anelli di dosso; in sostanza, qualunque tipo di oggetto che possa avere la funzione di attirare il fulmine.
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