Due aziende hanno messo a punto una batteria di sabbia, il cui funzionamento è straordinariamente efficace. Il futuro delle energie rinnovabili è qui.
Batteria di sabbia, è fantascienza? No, esiste per davvero, ed in un periodo in cui si parla tanto di energie rinnovabili cade proprio a fagiolo. Ci sono opere letterarie nelle quali si parla di auto alimentate ad acqua. Quella si che è fantascienza, dal momento che una cosa simile, per quanto sarebbe fantastica nell’ottica di riduzione dell’impatto ambientale, non verrebbe mai ammessa dalle multinazionali del settore. Sappiamo bene che il profitto vince su tutto, persino sul bene del pianeta e delle generazioni a venire.
Eppure c’è chi ha messo a punto una batteria di sabbia. Porta la firma di una azienda, la Polar Night Energy, in Finlandia. L’invenzione risale alla primavera del 2022, stando a quanto è possibile intuire da alcuni organi di stampa del Paese scandinavo. E la stessa ditta ideatrice riferisce quelle che sono alcune informazioni salienti su questa potenziale, grossa innovazione.
In pratica quello che è stato messo a punto è un accumulatore di calore che funziona ammassando all’incirca cento tonnellate di sabbia. Da qui ha origine un procedimento di teleriscaldamento che garantisce basse emissioni. Il tutto avviene a Kankaanpää. Oltre alla Polar Night Energy è coinvolta anche un’altra azienda, la Vatajankoski, attiva proprio nel settore dell’energia. Questo sistema viene applicato ad una locale centrale elettrica, con il concept del teleriscaldamento che viene impiegato per fornire calore a tutti gli abitanti di Kankaanpää.
Queste due aziende hanno tracciato per prima una nuova strada da potere eventualmente seguire in futuro, con un percorso pioneristico che per ora sta dando tante soddisfazioni. Tra l’altro i risultati nella resa pratica di questo progetto sono risultati anche più efficaci rispetto a quando messo in preventivo nella fase teorica di progettazione e delle stime relative.
Il funzionamento ha luogo sfruttando un contenitore fatto in acciaio, che è un ottimo materiale in grado di trattenere il calore. Le dimensioni sono di quattro metri per sette, da riempire con tanta sabbia. Si tratta in pratica di un silos. Consumare quest’ultima produce per l’appunto energia termica da potere sfruttare per un riscaldamento più propriamente green.
Non mancano però alcune controindicazioni, come ad esempio il come smaltire le batterie una volta che un impianto giunge alla fine del suo ciclo di vita stimato, che è comunque molto lungo. Si parla di almeno venti o trent’anni. È chiaro che questa è una nuova tecnologia, con grossi e potenziali risvolti positivi per quanto riguarda l’ambiente. E che non potrà fare altro che migliorare con il passare del tempo, sfruttando eventuali nuove conoscenze e nuovi perfezionamenti che, come sempre avviene in questi casi, vengono scoperti con il passare del tempo.
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