Esistono alcune buone pratiche, o anche trucchi, per preservare al meglio la batteria del proprio smartphone e farla durare molto più a lungo.
Al giorno d’oggi le batterie degli smartphone perdono d’efficienza, o addirittura si danneggiano in maniera irreversibile, dopo pochissimi anni (se non mesi). Questo è dovuto dall’uso massiccio e anche scorretto che ne facciamo dei nostri telefoni. Tutto ciò si tramuta in uno spreco di soldi maggiore, causato dalla necessità di far riparare i dispositivi, e anche in danni all’ambiente causati dall’accumulo di scorie. Le batterie a litio, presenti in larga parte nei cellulari di ultima generazione, sono infatti difficilmente riciclabili in quanto contengono materiali tossici.
Ritornando al discorso iniziale, le batterie moderne perdono gradualmente capacità di accumulo di energia perché sensibili al fenomeno chimico che le fa degradare con il proseguire dei cicli di carica. I primi telefonini, invece, avevano batterie basate sul nichel-cadmio e subivano l’effetto memoria. Ad ogni modo, esistono diverse buone pratiche e trucchi capaci di far preservare la batteria e renderla efficiente circa 4-5 anni in più rispetto alla durata media.
Una delle prime cose da sapere è che, siccome gli ioni a litio soffrono la temperatura eccessiva, bisognerebbe evitare di farli surriscaldare. Quindi, in primis i cellulari non andrebbero esposti a fonti di calore. Un altro consiglio è quello di tenere sempre il livello di carica compresa tra il 20% e l’80%. Non andrebbe, dunque, fatta mai una ricarica completa.
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Inoltre, anche se oggi viene visto come un grande passo in avanti rispetto a prima, la ricarica rapida non è un bene per la salute della batteria. Questa, infatti, andrebbe ricaricata lentamente. Utilizzare sul cellulare temi o modalità scure, ove presenti, consente di consumare in media oltre il 60% in meno di energia ed è un toccasana anche per la nostra vista.
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Gli assistenti personali come Google e Siri, il GPS, bluetooth, wifi e rete mobile sono servizi che spesso restano attivi anche quando non servono. Sarebbe quindi meglio spegnerli e attivarli solo nelle necessità. Infine, ci sono occasioni in cui è lo smartphone a segnalare che alcune app lasciate aperte in background stanno ‘consumando’ la batteria, e in quel caso sarebbe giusto seguire il consiglio del nostro dispositivo e cliccare su ‘ottimizza ora’.
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