Un batterio antico, risalente al periodo Pleistocene, è stato ricostruito: tutto è stato possibile grazie al lavoro di un gruppo di scienziati americani.
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Vissuto 500 milioni di anni fa, un batterio resuscita, tornando alla luce dopo un tempo immenso. A riportarlo in vita un team di scienziati americani che si sono conquistati un risultato fantascientifico tanto da sembrare la sceneggiatura di una pellicola simile a Jurassic Park.
Questo incredibile risultato è stato raggiunto mettendo in campo un trucco semplice, ma alquanto potente. Un gene di 500 milioni di anni fa è stato messo in un un esemplare di Escherichia coli constatando di seguito come il batterio non solo sia sopravvissuto durante la sperimentazione, ma si sia riprodotto.
Batterio antico è stato riportato in vita: la scoperta sorprendente
Risalente all’era dell’epoca dei Neanderthal, il batterio riemerso per mano degli scienziati americani è tornato a galla grazie a un’operazione stupefacente.
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Come riportato da Skytg24 per riuscire in questa missione i ricercatori hanno ricostruito il Dna presente nel tartaro depositato sulla dentatura di 12 neandertaliani (vissuti 50mila anni fa) nonché di 34 esemplari di Homo sapiens e 18 umani di oggi. Il tartaro è un elemento capace di fossilizzarsi sulla placca dentale portando alla formazione di batteri mineralizzati: il batterio fatto resuscitare è mutato in tempi rapidi, diventando sempre più forte e resistente.
Lo studio sul batterio millenario: gli usi futuri
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Lo studio incredibile, che si aggiunge alle tante e incredibili scoperte contemporanee in fatto di scienza, è stato pubblicato su Scienze, prestigiosa rivista di settore.
A condurlo sono stati ricercatori dell’Università di Harvard in collaborazione con gli Istituti tedeschi Max Planck e Leibninz: grazie al lavoro congiunto di questi studiosi sono stati esaminati i tartari denti dei diversi esemplari permette di far tornare in vita le molecole del batterio antico. Questa ricerca è una grande innovazione anche per quanto riguarda il settore della medicina, rappresentando una soluzione unica che potrebbe dare vita a farmaci e antibiotici.
Proseguono ora gli studi per vederci più chiaro sul batterio volti a comprendere maggiori dettagli in merito alla sua evoluzione per capire se questa avviene sempre in modo identico.