L’unico insetto autoctono dell’Antartide, la Belgica Antarctica, rischia l’estinzione a causa dei cambiamenti climatici. A dare l’allarme uno studio
L’Antartide è il continente che si trova nell’emisfero australe, opposto all’Artide. Sono compresi i mari e le terre all’interno del Circolo polare antartico. Principalmente caratterizzato dalla piattaforme di ghiaccio, dalla calotta polare antartica, dalla banchisa antartica è circondato dall’oceano antartico. E’ il continente più inospitale e freddo del pianeta e il ben 98% dei suoi territori sono ricoperti da ghiacci da uno spessore medio di 1600 metri.
L’Antartide non è casa di una varia fauna, infatti oltre a foche, pinguini ad alcuni animali che vivono l’oceano e la banchisa, ci sono solo microorganismi e batteri. Ma c’è un unico insetto autoctono di questo continente che oggi è a rischio estinzione a causa dei cambiamenti climatici: il Belgica Antarctica. La brutta notizia viene condivisa a seguito di una simulazione scientifica.
L’insetto è stato scoperto durante una spedizione alla fine del XIX secolo, tra il 1897 e il 1899, e la nave sulla quale viaggiavano gli esploratori ovvero la RV Belgica, ha dato il nome all’animale. L’insetto raggiunge massimo i 6 millimetri di lunghezza ed è il più grande animale terreste dell’Antartide. Ha spiccare tra i suoi tratti distintivi ovviamente il saper resistere a rigide temperature. Infatti può sopravvivere anche a -15 gradi.
In Antartide le temperature possono anche scendere sotto i – 40°C, ma a questi animaletti basta infilarsi sotto la neve o del ghiaccio per poter trovare le temperature che più si adattano a loro. Inoltre sono in grado di ibernarsi anche “essiccandosi” per perdere così i liquidi e sopravvivere all’inverno. Purtroppo questi animali ad oggi sono a rischio estinzione a causa del caldo sempre più presente con le temperature più elevate.
Sulla rivista British Ecological Society, è stato pubblicato lo studio svolto per capire se questi insetti sarebbero in grado di sopravvivere se il clima nelle zone che abitano diventasse più mite. La ricerca, dal titolo Simulated winter warming negatively impacts survival of Antarctica’s only endemic insect (la simulazione degli inverni più caldi impatta negativamente la sopravvivenza dell’unico insetto endemico dell’Antartide), nota come nel caso in cui gli inverni diventassero meno rigidi l’insetto avrà un tasso di sopravvivenza minore. “I nostri risultati dimostrano che un realistico aumento di due gradi della temperatura invernale nel microhabitat riduce la sopravvivenza e causa deficit energetici, che hanno implicazioni sul successivo sviluppo e sulla riproduzione” viene riportato nello studio.
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…
E' scattato l'allarme nei confronti delle spezie più gettonate nella preparazione di dolci e piatti…