Una ventata di novità arriva a Belluno. Una nuova tecnologia che promette una coltivazione più a basso impatto. Tutto quello che c’è da sapere sui micro ortaggi in affitto.
La sfida di questa nuova fase legata alla questione “sostenibilità ambientale” è sicuramente quella di coltivare cibo che abbia il minor impatto possibile sull’ambiente stesso. Proprio per questo, l’idea dei fratelli DaVià, nel bellunese, risulta essere davvero interessante. Si tratta di due giovani fratelli, classe 90 e 95, che hanno da sempre a cuore queste questioni che, con il passare del tempo, stanno acquisendo sempre più importanza.
Nello specifico, si sono voluti cimentare nella coltivazione verticale di mini orti, in modo da porre in essere un importante risparmio idrico, oltre a recuperare spazio e impiegarne di meno rispetto alla coltivazione tradizionale. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio di cosa stiamo parlando. Tutto quello che c’è da sapere su questo nuovo modo di coltivare orto.
In cosa consiste il progetto
I tre pilastri su cui si basa l’idea di Edward e Beatrice sono il risparmio idrico, la coltivazione su ordinazione e la distribuzione locale. Proprio questi tre fattori permettono di avere un impatto minore proprio sul territorio e sull’ambiente più in generale. Un’idea è stata progettata circa due anni fa ma realizzata solo da gennaio 2023. Si basa su materie prime molto economiche come sementi e terreno ricchi di nutrienti ma con una tecnologia di agricoltura 4.0, molto importante e con un dispendio sia di energie che economico non indifferente.
Una tecnologia usata soprattutto per creare un microambiente dove far crescere i mini orti dove temperature e umidità sono costantemente controllate. Anche la luce richiede particolare: c’è bisogno di un controllo costante che può essere programmato anche a distanza.
Lo scopo è quello di avere un basso impatto sull’ambiente
Anche se la tempistica per quanto riguarda la produzione di ortaggi è molto simile alla coltivazione tradizionale, questa nuova tecnologia richiede un impegno costante. Si ha un grande risparmio idrico (fino al 90%), condizionando anche l’umidità e la luce attraverso dei led specifici temporizzati.
Per uno sviluppo, quindi, ecosostenibile l’idea dei due fratelli è quella di non usare mai dei pesticidi o dei concimi che non siano naturali, in modo da impattare quanto meno possibile sull’ambiente. E’ previsto anche, per chi vorrà, un abbonamento: ““Sarà come avere un posto riservato nella vertical farm”, queste le parole di Hora Farms.