Un terremoto violentissimo di magnitudo 4.9 causò morti e danni tra Benevento e Irpinia la mattina del 14 marzo del 1702.
Nelle mattinate del 14 marzo del 1702 un forte terremoto con epicentro tra Benevento e Irpinia distrusse intere comunità. La prima verso le 5.30 fece crollare una chiesa ancora in costruzione e dopo qualche minuto se ne registrò un’altra, ma questa volta più debole. Ma trenta minuti dopo si registrò una scossa, questa volta, più violenta che ha distrutto e ha provocato danni gravi a Benevento e nelle località di Ariano Irpino, ma anche danni più lievi nel casertano e nel foggiano. Il sisma fu avvertito, anche a Napoli, dove, però, non si registrano per fortuna conseguenze.
Il terremoto che si è registrato la mattina del 14 marzo 1702 provocò non poche conseguenze per gli abitanti. I danni che purtroppo si sono registrati non furono solo dovuti alla violenza della scossa, ma bisogna considerare che molti edifici a causa dei precedenti terremoti registrati nel 1688 e nel 1694 erano danneggiati o molto lesionati e quindi erano in condizioni precarie.
Il sisma del 1702 contribuì a peggiorare una situazione già di per sé molto critica, dunque, tra edifici ancora non restaurati, ma anche palazzi in costruzione o da poco ricostruiti.
Le persone spaventate e già provate dai precedenti terremoti e dalle scosse di quella mattina si erano spaventate molto e si erano riversate in strada per scongiurare il peggio, quindi avevano abbandonato case e palazzi. Ma le vittime purtroppo si registrano lo stesso. In totale a perdere la vita furono 400 persone e 150 solo a Benevento che contava all’epoca 8000 abitanti, ma tanti furono i dispersi, quindi non si può avere una conta precisa.
A peggiorare la situazione furono le condizioni metereologiche avverse, si registrarono abbondanti nevicate che hanno reso ancor più difficile il soccorso.
La zona purtroppo è ad alto rischio sismico già in precedenza si erano registrati violenti terremoti e negli anni a seguire il 1702 se ne registrano altri. Tra questi quello verificatosi nel novembre del 1980, di magnitudo 6.9, che provocò quasi 3000 vittime ed oltre 8500 feriti.
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