Una innocua tazza di tè potrebbe portarti ad ingerire migliaia e migliaia di microparticelle di plastica, le cosiddette pericolosissime microplastiche. Come evitarle?
Il problema della diffusione delle microplastiche riguarda l’intero pianeta. Molto spesso se ne sente parlare per ciò che riguarda l’inquinamento dei mari. Esistono un numero crescente di studi che infatti sta seguendo quello che succede ai pesci e agli altri organismi che vivono nei mari e negli oceani e che si trovano loro malgrado a contatto, letteralmente immersi, in un mare di piccole particelle di plastica sospesa che viene ingerita e che quindi finisce con l’essere assorbita ed entrare anche nella tua cucina.
Ma ci sono altre fonti di possibili microplastiche, fonti che per anni non sono state controllate in maniera adeguata. E tra le fonti insospettabili di microplastiche ci sono anche molte bustine da tè che ogni giorno vengono inzuppate in bicchieri di acqua bollente. I rischi di dispersione delle particelle della plastica che compone alcune parti di queste bustine sono altissimi.
Perché le bustine possono contenere microplastiche?
Purtroppo si susseguono studi che dimostrano la pervasività e la diffusione delle microplastiche in tutto il pianeta e addirittura nella catena alimentare. In generale il problema della plastica è un problema planetario: da una parte la cronaca si occupa, anche se marginalmente, della triste sorte che sempre più spesso colpisce cetacei di ogni tipo che muoiono di fame perché anziché nutrirsi di pesci inghiottono quantità spropositate di plastica.
E ci sono poi gli studi che riguardano in generale la qualità dell’acqua del pianeta, sempre più contaminata anche dalla presenza proprio di particelle microscopiche di plastica. Perché la plastica è assolutamente innocua finché rimane nella forma che gli è stata data. Il problema viene quando il materiale plastico inizia a deteriorarsi. Ed è questo stesso pericolo che si ritrova anche in alcune bustine di tè. In particolare sarebbe meglio evitare quelle che sono realizzate in plastica o che risultano almeno in parte realizzate con materiali plastici.
Plastica e calore
La plastica ha un rapporto molto stretto con il calore. Per trasformarsi in tutti gli oggetti di uso comune che vedi intorno a te, infatti, la plastica viene creata per fusione e poi inserita in appositi stampi in cui viene fatta raffreddare. Questo significa che è suscettibile al calore. E sono stati pubblicati negli anni diversi studi, uno dei più famosi è stato pubblicato qualche anno fa da McGill University di Montreal, che hanno dimostrato proprio come anche semplicemente nei minuti in cui le bustine in plastica vengono immerse nell’acqua bollente per il tè rilasciano miliardi di microplastiche. Per ridurre il tuo contatto con questo elemento pericoloso la soluzione è quella di scegliere bustine in carta, evitando quelle sbiancate a candeggina, o passare direttamente al tè sfuso.