Sono gli unici primati presenti anche in Europa non in cattività. Anche se un tempo le bertucce erano ampiamente presenti nel nostro continente
Le bertucce hanno una origine e soprattutto una conoscenza da parte dell’essere umano molto antica. Il primo a parlarne a livello di letteratura scientifica fu Aristotele, nella sua opera Historia Animalum, prodotta nel IV secolo avanti Cristo. Aristotele identifica subito questo tipo di scimmia come molto simile all’essere umano, con braccia umane, solo che notò la maggior presenza di peli.
A colpire il famoso filosofo furono in particolare i piedi, che egli ritenne eccezionali. In questo senso l’eccezionalità è riferita alla differenza tra i piedi di questi primati e di piedi degli altri animali. Le bertucce sono la specie di macaco più primitiva. Il macaco è uno dei primati più simili all’essere umano. È stato scoperto che il cromosoma 18 del macaco berbero e omologo al cromosoma 13 dell’essere umano.
La bertuccia vive in Algeria e Marocco, in particolare è originaria delle montagne dell’atlante. Una piccola popolazione è presente anche a Gibilterra. La bertuccia è nota anche come scimmia di Barberia. La popolazione di queste scimmie è l’unica di primati presenti in Europa oltre agli esseri umani. Anche se passato, nelle epoche dallo Zancleano al Pleistocene Superiore, le bertucce erano molto presenti in Europa, fino all’Inghilterra.
Le bertucce si cibano prevalentemente di piante e di insetti, inclusi i fiori, frutti, semi, germogli, foglie, corteccia, radici, lumache, lombrichi, scorpioni, ragni, cavallette, millepiedi, scarafaggi, farfalle, formiche, ed anche girini. Una delle caratteristiche delle bertucce e di causare danni agli alberi con la loro abitudine di rimuovere la corteccia che è vitale per la vegetazione Aa quanto pare questo comportamento è stato implementato in conseguenza ai danni ambientali che hanno costretto le bertucce a cercare dell’acqua nella corteccia dei cedri.
Una delle caratteristiche della bertuccia è che vive in gruppi misti di femmine e maschi. L’aspettativa di vita è di 25 anni per i maschi e 30 circa per le femmine. Le comunità sono di tipologia matriarcale. Non essendo possibile determinare l’esatta paternità delle scimmie maschi, essi si occupano di tutti i cuccioli presenti.
Anche la bertuccia è inserita nella lista rossa di animali a rischio fin dal 2008. Le minacce sono quelle tipiche degli animali selvatici. Ovvero la degradazione dell’habitat forestale ed il bracconaggio illegale per commercializzare animali esotici.
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